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La finta offerta di lavoro e la truffa da oltre 800 euro: denuncia a Catania

La finta offerta di lavoro e la truffa da oltre 800 euro: denuncia a Catania

A cadere nella trappola di un finto recruiter un giovane disoccupato, a cui sarebbe stato promesso un lavoro in cambio del pagamento di una somma di denaro.

Un’offerta di lavoro che in realtà nascondeva un tentativo di estorsione: è accaduto a Catania a un giovane disoccupato, caduto nella trappola di un finto recruiter. Il 33enne catanese individuato come il presunto finto responsabile delle assunzioni è stato denunciato per il reato di truffa, ferma restando la presunzione d’innocenza valida per l’indagato fino a eventuale condanna definitiva come previsto dalla legge.

La finta offerta di lavoro e il tentativo di estorsione a Catania

Il 33enne, con precedenti per reati contro il patrimonio, si sarebbe finto recruiter di una nota società di vigilanza proponendo un’allettante offerta di lavoro a un giovane disoccupato catanese. Per ottenere l’impiego, però, serviva pagare una somma di denaro per la gestione della pratica di assunzione e le varie procedure correlate, dalle abilitazioni per diventare vigilante all’acquisto della divisa da lavoro. Il finto recruiter avrebbe architettato la truffa sperando che il malcapitato disoccupato, spinto dalla voglia di realizzarsi professionalmente e di far fronte alla mancanza di lavoro, accettasse senza discutere l’offerta e il pagamento del compenso previsto. Per convincerlo, lo avrebbe perfino rassicurato prospettandogli un’assunzione immediata a tempo indeterminato subito dopo il versamento della somma di denaro richiesta.

Per il giovane, poco dopo, è arrivata l’amara scoperta: non c’era alcuna offerta di lavoro e il bonifico bancario di 834 euro è finito nelle mani del sedicente recruiter. Il personale della ditta avrebbe confermato al ragazzo di non aver avviato alcuna procedura di assunzione e il giovane, scoperta la truffa, si è rivolto alla Polizia di Stato.

Le indagini

A indagare sulla finta offerta di lavoro e sull’estorsione messa in atto ai danni del giovane sono stati gli agenti del commissariato di Pubblica Sicurezza “Borgo-Ognina” di Catania. A loro la vittima della truffa ha raccontato tutta la storia, dai colloqui telefonici con il finto recruiter al bonifico. Incrociando i dati provenienti dalla testimonianza, dall’analisi dei flussi telefonici e dei dati bancari, gli agenti hanno rintracciato il presunto truffatore – residente nel quartiere Picanello – e lo hanno denunciato.

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