Un aiuto concreto per gli studenti universitari siciliani che ogni giorno affrontano lunghi viaggi per raggiungere le sedi degli atenei di Palermo, Catania, Messina ed Enna.
La Regione Siciliana ha stanziato 2,5 milioni di euro da destinare al rimborso delle spese di trasporto sostenute nel 2024 dagli studenti pendolari che risiedono in Comuni distanti oltre 50 chilometri dalle università.
Chi può beneficiare del contributo
I fondi sono riservati agli studenti con Isee inferiore a 30.000 euro, risultati idonei alle borse di studio, e residenti nei Comuni interessati. Il contributo sarà erogato attraverso appositi bandi comunali, che definiranno i requisiti di accesso e le modalità di richiesta.
Scadenze e redistribuzione delle risorse
Ogni Comune dovrà trasmettere al Dipartimento regionale delle Autonomie locali, entro la fine di aprile, un’attestazione relativa alla pubblicazione del bando e alla graduatoria dei beneficiari. Le eventuali eccedenze di risorse rispetto al fabbisogno effettivo saranno redistribuite tra i Comuni che, invece, registrano una carenza di fondi in rapporto alle domande pervenute, proporzionalmente al maggior fabbisogno.
Come sono stati distribuiti i fondi
La prima distribuzione è stata effettuata sulla base della popolazione residente al 1° gennaio 2023. Il contributo più consistente è stato assegnato a Gela, in provincia di Caltanissetta, che riceverà circa 404 mila euro. All’estremo opposto, il Comune di Roccafiorita (Messina) riceverà meno di mille euro.
Ecco alcuni dati per provincia:
Agrigento: 37 mila euro
Caltanissetta: 545 mila euro
Catania: 245 mila euro
Messina: quasi 1 milione di euro
Palermo: 579 mila euro
Trapani: 132 mila euro
Un sostegno che si aggiunge alle misure Ersu
Questi fondi si aggiungono agli interventi previsti dagli Ersu (Enti Regionali per il Diritto allo Studio Universitario), che garantiscono ogni anno borse di studio e servizi essenziali per migliaia di studenti siciliani.
Due categorie di interventi per il diritto allo studio
Il sistema regionale prevede due grandi categorie di intervento. La prima riguarda gli studenti “capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi”, a cui sono destinate borse di studio ordinarie e speciali (come quelle per studenti stranieri provenienti da Paesi poveri o per orfani di vittime del lavoro). La seconda categoria comprende misure a favore della generalità degli studenti: servizi abitativi, mense universitarie, contributi per la mobilità internazionale, premi di laurea, rimborsi per il trasporto pubblico locale, e sostegni economici straordinari. Sono inoltre previsti fondi per attività culturali, sportive e ricreative.
L’obiettivo: rendere lo studio universitario più accessibile
L’obiettivo della Regione è chiaro: alleggerire il carico economico che gli studi universitari rappresentano per le famiglie, soprattutto in territori dove l’università è lontana e il pendolarismo quotidiano comporta sacrifici importanti. Un investimento sul diritto allo studio, per non lasciare nessuno indietro.

