Fondi per salvare i fiumi e il patrimonio idrico della Sicilia

Regione in azione per salvare il patrimonio idrico siciliano, stanziati 60 milioni di euro

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Regione in azione per salvare il patrimonio idrico siciliano, stanziati 60 milioni di euro

Redazione  |
martedì 29 Agosto 2023

Un maxi-finanziamento della Regione per i fiumi siciliani: ecco gli interventi "non più rinviabili" che verranno eseguiti.

Via libera dalla Giunta regionale allo stanziamento di circa 60 milioni di euro per la realizzazione di circa 40 interventi ritenuti “prioritari e indifferibili” per garantire una più efficace tutela del patrimonio idrico fluviale della Sicilia e prevenire pericolosi eventi alluvionali.

“Il provvedimento – dice il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani – si inserisce nella strategia del mio governo per contrastare le conseguenze pericolose per la popolazione di fenomeni meteorologici violenti che hanno colpito e che potrebbero colpire il territorio isolano. La manutenzione degli alvei è, in questo senso, un’attività essenziale per una puntale opera di prevenzione del rischio idrogeologico”.

Fondi per salvare i fiumi e il patrimonio idrico della Sicilia

Il documento è stato elaborato dall’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia e annovera una serie di interventi ormai non più rinviabili, risultato di diverse ricognizioni territoriali di polizia idraulica. Il “pacchetto” di circa 40 interventi fa riferimento al “Piano di azione e coesione” e graverà sui fondi Poc.

Sono dodici quelli che possono essere messi già appaltati, per un totale di circa 12 milioni di euro. Nello specifico, nell’Agrigentino, il Canale Mollarella (e due affluenti) a Licata e il fiume San Leone ad Agrigento; in provincia di Caltanissetta, il tratto del fiume Imera nel territorio di Resuttano, del torrente Salacio a Vallelunga e del torrente Belice piano Cucca a Villalba; in provincia di Catania, il torrente Saracena nei territori di Maniace e Bronte; nell’Ennese, il complesso del fiume Dittaino e del torrente Calderari Valguarnera ad Assoro; nel Messinese, il torrente Mazzarrà nei tratti che attraversano i territori di Mazzarrà Sant’Andrea e Terme Vigliatore; nel Ragusano, il fiume Ippari a Vittoria e i fiumi Acate, Cava del bosco, Para Para, Donnaona Gucciardo, Ippari, Irminio, Modica Scicli nei territori di Acate, Modica e Scicli; infine, in provincia di Siracusa, il torrente Risicone a Francofonte.

Gli altri, per ulteriori 47 milioni di euro circa, grazie all’apprezzamento da parte della giunta di governo, possono proseguire il loro iter, dal momento che le relative progettazioni esecutive sono in via di definizione e ormai prossime alla conclusione.

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