Fondo all’editoria e contributi a imprese per assunzioni: arriva il decreto attuativo - QdS

Fondo all’editoria e contributi a imprese per assunzioni: arriva il decreto attuativo

redazione

Fondo all’editoria e contributi a imprese per assunzioni: arriva il decreto attuativo

Vittorio Sangiorgi  |
venerdì 20 Gennaio 2023

Attua quanto previsto dal Dpcm 28 settembre 2022 (Guri n. 268 del 16 novembre 2022). A disposizione risorse per 90 milioni: la domanda dovrà essere presentata telematicamente

ROMA – Sono state fissate ufficialmente, tramite apposito decreto attuativo, le modalità di accesso al “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria”. Tale decreto, a firma del capo Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio, è consequenziale al Dpcm del 28 settembre 2022 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 268 del 16/11/2022 che aveva istituito il fondo.
Le risorse stanziate per i vari interventi ammontano a 90 milioni per il 2022.
Restano escluse dal decreto attuativo le agevolazioni previste dagli articoli 3 (contributi per le copie cartacee vendute) e 5 (contributi per investimenti in tecnologie innovative) del citato Dpcm in quanto soggetti ad approvazione della Commissione europea. A tal proposito è stato predisposto un ulteriore schema di provvedimento da inviare a Bruxelles. Vediamo, quindi, tempistiche è modalità per le restanti misure a favore dell’editoria.

Contributo alle edicole

Previsto un bonus una tantum fino a 2.000 euro, volto a favorire la trasformazione digitale, l’ammodernamento tecnologico, la fornitura di pubblicazioni agli esercizi commerciali limitrofi, l’attivazione di punti vendita addizionali, nonché la realizzazione di progetti di consegna a domicilio di giornali quotidiani e periodici. Tali interventi, precisa il decreto, devono essere stati effettuati tra l’1 gennaio e il 31 dicembre 2022. Questi i requisiti per l’ammissione al beneficio: codice Ateco 47.62.10, non essere titolari di redditi da lavoro dipendente. La domanda va presentata, dal 15 febbraio al 15 marzo, tramite l’area riservata su www.impresainungiorno.gov.it. Alla domanda deve essere allegata una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ai sensi dell’articolo 47 del Dpr 28 dicembre 2000 n.45.

Assunzioni e trasformazioni contratti

La misura prevede un contributo forfettario di 8.000 euro riconosciuto ai datori di lavoro appartenenti alle imprese editoriali di quotidiani e periodici, anche di nuova costituzione, alle agenzie di stampa e alle emittenti televisive e radiofoniche locali, che assumono giovani giornalisti e professionisti con età non superiore a 35 anni in possesso di qualifica professionale, opportunamente attestata, nel campo della digitalizzazione editoriale, informazione e documenti informatici, comunicazione e sicurezza informatica, servizio on line e trasformazione digitale, anche nel settore dei media.
I criteri di ammissione prevedono: la classificazione secondo uno dei seguenti codici Ateco (58.13; 58.14; 63.91; 60.10; 60.20), l’iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione (Roc). In questo caso la domanda, corredata di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, va inviata telematicamente tramite l’area dedicata del portale e www.impresainungiorno.gov.it, nel periodo compreso tra il 28 marzo e il 28 aprile 2023.
Ai datori di lavoro appartenenti alle imprese editoriali di quotidiani e periodici, alle agenzie di stampa e alle emittenti televisive e radiofoniche locali è riconosciuto un contributo forfettario di 12.000 euro per la trasformazione, nel corso dell’anno 2022, di un contratto giornalistico a tempo determinato o di collaborazione coordinata e continuativa, in contratto a tempo indeterminato.

I requisiti per l’accesso al fondo, modalità e scadenze per la presentazione della domanda sono i medesimi di quelli previsti per ciò che concerne l’assunzione di giornalisti “under 35” con competenze digitali.
Acquisite tutte le domande d’accesso ai contributi e fatte le opportune valutazioni, il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria provvederà a stilare gli elenchi dei beneficiari e a pubblicarli sul proprio sito istituzionale.

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