Formazione, Fondo di garanzia, si paga anche il progetto “Prometeo” - QdS

Formazione, Fondo di garanzia, si paga anche il progetto “Prometeo”

Michele Giuliano

Formazione, Fondo di garanzia, si paga anche il progetto “Prometeo”

venerdì 30 Ottobre 2020

L’ufficio speciale della Regione ha già emesso i fondi 2012, 2014 e 2015 per 385 dipendenti del settore. Ora al via la valutazione delle somme necessarie per altri 1.400 del progetto del Ciapi

PALERMO – Si continua con i pagamenti arretrati ai lavoratori della formazione professionale. È stato decretato il pagamento dal fondo di garanzia dei lavoratori del progetto prometeo per gli anni 2014 e 2015.

Il lavoro è portato avanti dall’Ufficio speciale della Regione, istituito proprio allo scopo di chiudere tutti i debiti accumulati nei confronti di tutti quei lavoratori che negli anni avrebbero dovuto ricevere una quota degli ammortizzatori sociali ricevuti dall’Inps.

Il Fondo di Garanzia era nato proprio con l’obiettivo di aiutare gli operatori della formazione professionale nei momenti di difficoltà, e invece per diversi anni i pagamenti si sono fermati, fino a quando non è intervenuto il tribunale competente a rimettere in riga gli uffici regionali, asserendo come il fondo di garanzia non potesse esimersi dal pagare il dovuto, e che i fondi necessari andavano ricercati nel bilancio regionale al più presto.

Allo scopo quindi è stato creato un ufficio apposito, per poter lavorare in maniera più veloce ed efficace. L’ultimo procedimento riguarda i lavoratori che hanno preso parte al progetto Prometeo, in particolare i 54 percettori per i quali è stata accertata l’insussistenza della sovrapposizione tra periodo di godimento Cigd e contratto di prestazione presso il Ciapi.

Nello specifico, per i lavoratori per i quali questa sovrapposizione sia limitata ai mesi di ottobre 2014 e maggio 2015, si provvederà in via prioritaria alla liquidazione della quota di Fondo di Garanzia per la parte non oggetto di sovrapposizione, pari mediamente al 90% dell’importo riconoscibile. Nei casi in cui la sovrapposizione risulti temporalmente maggiore di un mese, si provvederà ad effettuare direttamente un calcolo definitivo senza temporaneo stralcio.

Analoga procedura verrà adottata per i nominativi non raggiungibili mediante piattaforma Inps, per i quali sarà richiesto estratto contributivo direttamente al beneficiario. In quest’ottica, sono stati emessi diversi mandati, relativi agli anni 2012, 2014 e 2015, che comprendono ciascuno diverse decine di lavoratori che vedranno nelle prossime settimane il saldo delle spettanze, pari a 385 unità.

Il progetto ‘Prometeo’, invece, nasce dalla decisione di assorbire nel Ciapi di Priolo tutte le attività che erano rimaste in sospeso a causa della chiusura di diversi enti storici. In quella fase, il Ciapi di Priolo ha sottoscritto i contratti con 1.415 lavoratori della formazione.

L’iter è stato molto travagliato e soprattutto doloroso. In questo cammino tortuoso ci sono stati corsi di formazione che erano svaniti e cancellati, enti che avevano subito la revoca dell’accreditamento e quindi l’onta della disoccupazione per gli operatori. Il bando “Prometeo” è stato varato il 20 dicembre 2013 allo scopo di mantenere nel sistema il personale rimasto “orfano” del proprio ente, andando ad accrescere il personale del piccolo Ciapi siracusano, ente in house della Regione, rimpinguato dai dipendenti degli sportelli multifunzionali, frutto del progetto Spartacus. Prometeo avrebbe dovuto “investire” parte delle somme del “Piano giovani” per l’avvio dei corsi di Formazione del 2013-2014.

A gestire i corsi e tutto l’apparato sarebbe stata una svariata serie di figure professionali: responsabili di processo, tutor, segretari didattici, segretari amministrativi, ausiliari, formatori nelle aree giuridico-economica, scientifica, informatica, lingue straniere e tecnico professionale. Un bando che era partito con le migliori intenzioni, ma che, come purtroppo capita spesso nell’amministrazione regionale, è finito in un balletto di denunce e ricorsi, dal quale poco si è salvato e che ha completamente svuotato di senso l’intera operazione.

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