Francesca Donato, da ex leghista No Green Pass a sindaco di Palermo - QdS

Francesca Donato, da ex leghista No Green Pass a sindaco di Palermo

Francesca Donato, da ex leghista No Green Pass a sindaco di Palermo

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martedì 09 Novembre 2021

Una donna sindaco di Palermo? Arriva l'annuncio di Francesca Donato sui social per la sua candidatura a primo cittadino del capoluogo siciliano, ecco cosa ha detto

“Annuncio ufficialmente che mi candiderò come sindaco di Palermo“. Comincia così la Francesca Donato, in un video pubblicato dalla sua pagina facebook. Si tratta dell’europarlamentare eletta con la Lega, una delle esponenti più agguerrite della propaganda No Green Pass, poi lo scorso settembre, uscita di recente dal Carroccio in polemica con le posizioni, a suo dire, troppo moderate della Lega. Nei giorni scorsi, la Donato è stata protagonista, insieme ad altri colleghi, proponendo un ricorso per abolire l’obbligo del green pass per entrare in Europoarlamento, ma la decisione è provvisoria ed è in attesa di una sentenza definitiva.

Chi è Francesca Donato, l’ex leghista sicula no vax

Donato è la prima ad annunciare la propria candidatura per Palazzo delle Aquile, bruciando sul tempo le coalizioni di centrodestra e centrosinistra

L’eurodeputata eletta in Sicilia e Sardegna è famosa in Italia per le molte ospitate in tv e per le posizioni apertamente no vax, motivo per cui ha deciso di staccarsi dalla Lega.

Molte polemiche hanno suscitato le sue dichiarazioni che evidenziavano le analogie tra la frase di un medico “il vaccino rende liberi” al motto “Arbeit macht frei” (il lavoro rende liberi) all’ingresso di molti lager nazisti. E ancora, qualche giorno fa su Twitter ha ironizzato sulla morte per Covid di un medico di 64 anni nonostante la doppia dose. Donato, di fronte alle parole della famiglia del medico, che aveva lanciato un appello alla vaccinazione, aveva scritto che erano dichiarazioni “credibili quanto una barzelletta”.  Di fronte alle polemiche e alla risposta della figlia del medico, aveva cancellato il post e schiesto scusa.

Cosa ha dichiarato nel suo video annuncio/appello della sua candidatura a sindaco di Palermo

“Ho preso questa decisione dopo una lunga riflessione. Credo che questa meravigliosa città, nonostante tutti i suoi limiti ed i suoi difetti, meriti il più possibile e quindi l’impegno di tutti noi. Non ultimo, quello della sottoscritta”.

“Purtroppo la politica, a volte, segue delle logiche distanti dalle esigenze e dai desideri degli elettori. Naturalmente candidandomi da indipendente, senza il sostegno di alcun partito, ho bisogno del supporto dei cittadini. Il sostengo di tutti voi e di coloro che credono sia più importante guardare ai programmi e alle persone rispetto ai simboli”.

Comunali Palermo, centrodestra
cerca unità, ok primo round

“Compattezza, visione della città, laboratori programmatici sono state le parole chiave, unitamente all’identità”, che hanno animato la prima riunione del centrodestra che ha cominciato a discutere delle elezioni amministrative della primavera prossima a Palermo.

Una riunione interlocutoria di circa tre ore che si è svolta, riferiscono alcuni dei partecipanti al tavolo di coalizione, “in un clima sereno e di grande collaborazione”. Non si è entrati nel merito di nomi per la candidatura a sindaco né di programmi, “ma è stata fatta un’analisi della situazione attuale della città e delle tante cose da fare”.

Si lavorerà per arrivare a una candidatura unitaria anche se l’ipotesi “primarie”, rilanciata da Matteo Salvini nel caso di un mancato accordo, non rappresenterebbe una tabù: “Sì, ne abbiamo accennato in riunione, nessuno ha posto veti”, riferisce un esponente della coalizione. Al confronto hanno preso parte i partiti che sostengono il governo Musumeci e rappresentati all’Ars: Lega, Fratelli d’Italia, Udc, Forza Italia, Diventerà Bellissima e Mpa-autonomisti.

“Nelle prossime occasioni di incontro accetteremo tutti coloro che sposano il progetto, che si riconoscono nella bacheca valoriale del centrodestra – si legge in una nota congiunta della coalizione – Gli stessi valori che alla fine determineranno l’ascesa di un candidato comune e unitario della coalizione”.

Un’apertura, interpreta qualcuno, anche alla Dc di Totò Cuffaro, come aveva anticipato alla vigilia il leader del Carroccio in Sicilia, Nino Minardo, che aveva assicurato: “Nessuna preclusione e nessuna volontà di esclusione”. “Abbiamo ridefinito il perimetro – prosegue la nota – fermo restando che chiunque si voglia aggregare con una forte discontinuità con la precedente amministrazione targata Orlando, è il benvenuto. Siamo già pronti con tavoli programmatici per andare a trattare tutte quelle tematiche e problematiche che attanagliano la nostra città, proponendo quella che sarà una svolta storica”.

Nessuna preclusione, dunque, neppure verso nuovi possibili alleati come Sicilia Futura e Attiva Sicilia, il gruppo parlamentare formato dagli ex M5s e ora vicino al governatore Musumeci. Tra una decina di giorni nuovo round: questa volta il tavolo sarà allargato. Il centrodestra ha cominciato la sua corsa verso Palazzo delle Aquile.

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