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Mafia, chi è Francesco Luppino: il “fedelissimo” che ha riorganizzato la rete di Messina Denaro

L’indagine dei carabinieri sulla rete di presunti favoreggiatori del superlatitante Matteo Messina Denaro, che ha portato oggi all’arresto di 35 persone, ruota attorno a Francesco Luppino, arrestato nel 2013 nell’ambito dell’operazione Eden e poi scarcerato, indicato dagli investigatori come uno dei “fedelissimi” del boss.

Secondo gli investigatori dopo essere tornato in libertà avrebbe ricominciato a tessere le fila nel mandamento di Campobello Di Mazara.

Scarcerato tre anni fa, all’uscita dal carcere ha nuovamente tessuto la rete di relazioni del boss latitante Messina Denaro.

Sono stati anche acquisiti gravi indizi con riferimento a:

  • “dinamiche associative ultra-provinciali, in direzione di cosa nostra palermitana, agrigentina e catanese nel cui ambito i trapanesi venivano indicati come “quelli che appartengono a Matteo Messina Denaro””;
  • “le attività di infiltrazione di cosa nostra trapanese nel tessuto economico/sociale con riferimento a presunti condizionamenti della libertà degli incanti, alla gestione, in forma pressoché monopolistica, del settore della sicurezza nei locali notturni e del recupero crediti”;
  • “Interventi finalizzati ad alterare le procedure di aggiudicazione di immobili oggetto di asta giudiziaria; presunte estorsioni in danno di aziende locali nel settore enogastronomico (tra cui una cantina vinicola) e turistico (strutture ricettive); la disponibilità di armi da fuoco”.