Fronte del Porto - QdS

Fronte del Porto

web-dr

Fronte del Porto

web-dr |
venerdì 15 Ottobre 2021

Il blocco del lavoro portuale a Trieste è il classico esempio di scissione, di libero arbitrio al di fuori di un contesto di reciprocità.

Nella vita nulla è gratis, alla fine c’è sempre un prezzo da
pagare. Il libero arbitrio è, in un contesto sociale, la sintesi di autonomia e
responsabilità. Un binomio che non può essere scisso, a meno di danni enormi
per una comunità.

Il blocco del lavoro portuale a Trieste è il classico
esempio di scissione, di libero arbitrio al di fuori di un contesto di
reciprocità.

Quando ero giovane ho fatto il servizio militare. Anche
allora c’erano molti che non lo volevano fare. Potevano avere la libertà di non
farlo, ma dovevano pagare il prezzo dell’obiezione di coscienza.

Niente concorsi pubblici ed altre limitazioni.

Questo è il vero tema.

Stamattina invece ci sono sui giornali due vignette, una di
Repubblica ed una del Corsera.

In una ellekappa, su Repubblica, dava ai no pass la patente
di fascisti asintomatici.

Giannelli sul Corsera esemplificava che la cosa difficile in
Italia non era avere il green pass per il lavoro, ma era avere un lavoro.

Questi due modi di analisi della realtà sono sintomatici di
dove si trova questo paese. In un impasse tra ideologie contrapposte, che
servono solo a far campare dei piccoli dirigenti politici, ed i loro sodali nel
mondo dei media, e la concretezza dei veri problemi della società italiana.

Che sono la bassa competitività, la bassa competenza derivante
dal bassissimo numero di laureati, l’alta disoccupazione assoluta e giovanile,
la scarsa emancipazione femminile.

Pensare che la società sia divisa tra fascisti e comunisti è
un pensiero del 900. Un secolo archiviato da globalizzazione, crisi climatica,
scontro tra Oriente ed Occidente.

Che sembra su laicismo ed Islam, ma è invece sul controllo
delle materie prime e sull’indice demografico.

Se questo “Vecchio” Paese o Nazione, a seconda se siete di
sinistra o di destra, non si “sveglia” e si proietta su cosa serve alla
generazione zero, il suo futuro, può solo trasformarsi in una enorme RSA dove
potrà pascolare a piacimento il prossimo inevitabile virus di un mondo che ha
superato quota dieci miliardi di persone.

Ps: se l’Italia fosse uno Stato intellettualmente onesto ed
intelligente non avrebbe, visto che dipendono da Roma, concentrato la logistica
portuale esclusivamente al Nord, tra Trieste e Genova.

Come dice la canzone è più bello far l’amore, ed anche il
lavoro, da Trieste in giù.

Sarebbe una mossa di elevato profilo strategico se si
finanziasse, dentro il PNRR, il progetto di fattibilità presentato da Eurispes sul
porto di Palermo, che ne avrebbe delineato il futuro da capitale logistica del
Sud del Mediterraneo.

Una Palermo che ha ormai solo nel nome l’essere “Tutta Porto”. Ne gioverebbe l’intera comunità nazionale e darebbe una Mission ad una città in devastante declino, che presenta progettini da fichi secchi alla programmazione dei fondi.

Gatto Silvestro

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017