L'artista pugliese protagonista del panel "Sono contadino dentro" all'interno di Divinazione Expo
Una connessione indissolubile con la terra e le tradizioni contadine. Nella splendida cornice di piazza Duomo ad Ortigia, Albano Carrisi si è raccontato nell’intervista realizzata dal Direttore del Quotidiano di Sicilia, Carlo Alberto Tregua. All’interno di Divinazione Expo il celebre artista è stato assoluto protagonista del panel “Sono un contadino dentro”, dove ha rivelato la sua vocazione agricola, nonostante il successo che lo ha portato a esibirsi sui palchi di tutto il mondo. Per Albano, la tutela della bellezza italiana è un impegno costante, un valore che trasmette con orgoglio sia attraverso la musica che attraverso la salvaguardia delle tradizioni agricole.
L’agricoltura e la Sicilia
Carrisi ha spiegato di essere cresciuto a stretto contatto con la natura e di avere lavorato la terra insieme al padre: “La campagna, del resto, – afferma Albano – rappresenta la vita e senza di essa non avremmo nulla da mangiare e non potremmo nemmeno vivere. In casa mia, da sempre, ci sono stati due pensieri contrastanti, quello di mia madre, che mi avrebbe voluto un affermato professionista, e quello di mio padre, a cui invece servivano due braccia per lavorare”.
Nel corso dell’intervista sono emersi anche retroscena sulla sua carriera. A soli 12 anni, nel 1955 l’artista pugliese scrisse la canzone “Addio Sicilia”: “Ho dedicato questo brano a mia zia – svela Albano -. Conobbe un uomo siciliano e si sposarono. Inizialmente si spostarono a Catania per poi partire definitivamente in Argentina. Attraverso i racconti toccanti di mio padre immaginai questo viaggio verso il Sudamerica. La Sicilia è un’isola fantastica e non vedo l’ora di visitare Siracusa, città nella quale spero di tornare molto presto”.