Un nome c’è, ma non può essere ancora considerato definitivo. La gara da oltre cinquanta milioni di euro per l’affidamento settennale del servizio di raccolta dei rifiuti di Acireale è arrivata a un verdetto, seppure provvisorio.
La commissione giudicatrice costituita da Marco Montoro, nel ruolo di presidente, Antonio Barone e Nicola Russo, quest’ultimo dirigente nel Comune, ha concluso l’esame delle 13 offerte presentate dalle imprese che si sono fatte avanti per rilevare il servizio in questi anni gestito dalla ditta campana Tekra, che invece dal canto proprio ha deciso di non tentare la conferma. Stilata la graduatoria, è stata formulata una proposta di aggiudicazione che però sarà sottoposta ad approfondimenti.
La gara per la raccolta rifiuti ad Acireale, Igm prima
Stando a quanto appreso dal Quotidiano di Sicilia, a conclusione delle fasi di valutazione delle offerte tecniche ed economiche, al primo posto si è piazzata la Igm Rifiuti Industriali di Siracusa. L’offerta della società ha ottenuto il punteggio maggiore, ma è stata giudicata anomala e per questo sarà sottoposta alle verifiche previste dal codice dei contratti e che chiameranno in causa il rup, il responsabile unico del progetto.
L’accettazione dell’offerta dipenderà dalle spiegazioni che saranno fornite dall’impresa di proprietà della famiglia Quercioli Dessena, attualmente rappresentata dall’amministratore unico Angelo Bonomo. Di professione commercialista, Bonomo tra il 2020 e il 2022 era stato nominato dal tribunale amministratore giudiziario in seguito all’indagine Golden Tash della procura di Siracusa, che si è poi conclusa con tre patteggiamenti e molte più archiviazioni; e nell’ambito della quale sono cadute tutte le accuse nei confronti dell’azienda.
L’anomalia
Quando si parla di appalti pubblici, un’offerta viene definita anomala se le condizioni economiche offerte fanno emergere dubbi sulla possibilità che la ditta riesca a garantire, in maniera adeguata, le prestazioni richieste nel capitolato dalla stazione appaltante.
Tuttavia, va chiarito come la condizione di anomalia – e la conseguente necessità di avviare approfondimenti sull’offerta – non sia frutto di una valutazione soggettiva della commissione giudicatrice, ma segue calcoli matematici che tengono conto anche delle offerte presentate dagli altri partecipanti alla gara.
La polemica sui calcoli
A prescindere dagli esiti delle valutazioni che verranno fatte e da chi si aggiudicherà il servizio, la gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti ad Acireale sarà ricordata anche per la richiesta – fatta dal Comune all’Urega, in un momento in cui il bando era stato già pubblicato e mancava meno di un mese alla scadenza dei termini per presentare le offerte – di modificare la formula matematica per calcolare il punteggio economico.
Il bando prevedeva l’assegnazione di un massimo di 80 punti per le proposte tecniche migliorative e di 20 punti per i ribassi economici. Quest’ultimo punteggio è stato calcolato con una formula di interpolazione lineare, che però il Comune di Acireale a gennaio aveva proposto di sostituire con una formula di interpolazione non lineare, che prevedeva l’uso di una potenza per il calcolo del coefficiente da utilizzare per l’assegnazione dei punteggi economici.
Una questione di natura matematica che per il Comune avrebbe dissuaso i partecipanti dalla presentazione di ribassi eccessivi. Di parere diverso è stata la Srr Catania Provincia Nord. La Srr, infatti, ha fatto presente l’inopportunità di modificare in corsa le regole del gioco, nonostante il Comune abbia sostenuto che già nel 2024 fosse stata avanzata la richiesta di modifica. Dal canto proprio la Srr ha ritenuto che il disciplinare di gara approvato, con l’inclusione di un punteggio tecnico minimo da raggiungere, bilanciasse l’esigenza di avere un’offerta qualitativamente valida, dando spazio anche alla possibilità di beneficiare di una riduzione del prezzo del servizio appaltato.
Raccolta rifiuti ad Acireale, il livello di differenziata
Nel corso del confronto avvenuto nei mesi precedenti all’indizione del bando tra Srr e Comune, il primo ente aveva proposto di inserire tra i requisiti per partecipare alla gara l’avere raggiunto il 65% di raccolta differenziata nei luoghi in cui aveva operato nel triennio precedente. L’ipotesi, però, è stata scartata dal Comune di Acireale.
Nell’ambito di una gara d’appalto pubblica, il prezzo o i costi proposti da un concorrente risultano eccessivamente bassi rispetto alla prestazione richiesta, al punto da sollevare dubbi sulla possibilità che l’offerente possa eseguire il contratto correttamente e con qualità adeguata.
Gli altri partecipanti alla gara per la raccolta rifiuti di Acireale
Oltre a Igm Rifiuti Industriali, a presentare le offerte sono state le seguenti imprese: Agesp spa (Castellammare del Golfo); raggruppamento formato da Impregico srl (Taranto) e Gial srl (Taviano, Lecce); raggruppamento costituito da Raccolgo srl (Modugno, Bari) e Ecogin srl (Sant’Antonio Abate, Napoli); Progitec (Catania); Econord (Varese) e Rieco (Francavilla al Mare, Chieti) con la formula dell’avvalimento premiale; stessa formula per Ciclat Trasporti Ambiente (Ravenna) e Albatros (Ravenna); Dusty (Catania, anche se con sede legale a Milano); Gema (Pagani, Salerno); avvalimento premiale tra Ecology srl (Imperia) ed Emmecci srl (Gangi, Palermo); Eco.Car srl (Latina); Super Eco srl (Cassino, Frosinone); Ecolandia srl (Catania).
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