Garanzia Giovani 4.0, strumento contro la desertificazione delle competenze - QdS

Garanzia Giovani 4.0, strumento contro la desertificazione delle competenze

Michele Giuliano

Garanzia Giovani 4.0, strumento contro la desertificazione delle competenze

venerdì 26 Novembre 2021

Bando dell’assessorato regionale all’Istruzione e Formazione professionale: plafond da 4 milioni. Voucher finanziati dall’Ue per master, corsi di perfezionamento ma spazio anche alla pratica

Quatto milioni di euro per tutti i giovani siciliani che vogliono approfondire le proprie conoscenze e acquisire maggiori competenze nel campo dell’alta formazione post laurea o in quello dell’apprendimento linguistico e del conseguimento di licenze, patenti e brevetti, con lo scopo di sostenerne le opportunità occupazionali in un mercato del lavoro il cui elemento distintivo è la conoscenza di alto livello e del confronto sempre più marcato con realtà professionali e produttive di altri Paesi.

Potranno beneficiarne i giovani tra i 18 e i 36 anni non compiuti, laureati, lavoratori autonomi e liberi professionisti, titolari di partita Iva. Le attività saranno svolte in istituti Afam, istituti dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, e gli istituti universitari.

Il bando si basa sulla erogazione di voucher per la partecipazione a master di I e II livello e corsi di perfezionamento post lauream, coerenti con i sei ambiti tematici individuati dalla “strategia regionale di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente-S3”. Ancora, potranno essere utilizzati per il conseguimento di una certificazione internazionale di lingua estera: inglese, francese, spagnolo, tedesco, russo e cinese o per il conseguimento di licenze, patenti, brevetti ricompresi nell’elenco disponibile sull’avviso.

Chi volesse partecipare, troverà tutta la documentazione, dopo essersi registrato al sito, all’indirizzo https://avviso42.siciliafse1420.it. Il totale di quattro milioni sarà suddiviso sulle tre sezioni in maniera diversa: quasi due milioni di euro andranno alla sezione ‘A’, mentre alle sezioni ‘B’ e ‘C’ riceveranno poco più di un milione di euro ciascuno.

Per la sezione ‘A’, i percorsi formativi erogati da università, pubbliche e private, che hanno sede sul territorio nazionale, riceveranno un contributo massimo di 7.500 euro, mentre salirà a 10 mila euro nel caso in cui si svolgano in un qualunque Paese dell’Unione Europea. Per la sezione ‘B’, si potrà ricevere un contributo di 1.800 euro per corsi relativi a lingue dell’Ue e per l’inglese, 2.800 euro per corsi per l’apprendimento di lingua russa e cinese, o 5 mila euro per il conseguimento di licenze, patenti e brevetti. Per la sezione ‘C’, il contributo massimo sarà di 5 mila euro. A ciascun candidato potrà essere erogato un solo voucher inerente ad una sola delle azioni finanziabili previste.

I percorsi formativi finanziabili devono, obbligatoriamente, prevedere il riconoscimento di almeno 60 Cfu (Crediti Formativi Universitari) o 60 Ects (European Credit Transfer System) o 60 Cfa (Crediti Formativi Accademici) e non superiori a 90 Cfu/Ects/Cfa. I moduli formativi devono prevedere ore di attività dedicate alla formazione teorica (didattica frontale), nonché alla formazione pratica nella fase di stage e ad altre tipologie di attività formative (fad, project work, studio individuale, visite).

A causa della ancora incerta situazione epidemiologica causata dal Covid 19, insieme alla possibilità di frequentare corsi in tutto il territorio dell’Ue, sono ammissibili anche i percorsi formativi erogati parzialmente o interamente in modalità Fad. Ancora, il percorso formativo deve obbligatoriamente prevedere il rilascio del titolo finale, a seguito di prova di valutazione. Possono essere ammessi al finanziamento i percorsi, la cui conclusione – comprensiva dell’esame finale – è prevista obbligatoriamente entro il termine improrogabile del 30 novembre 2022. L’acquisizione del titolo è indispensabile ai fini dell’erogazione del voucher.

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