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Gela, chiude reparto di terapia intensiva, disagi per i pazienti e per i familiari

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Gela, chiude reparto di terapia intensiva, disagi per i pazienti e per i familiari

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venerdì 21 Gennaio 2022

La denuncia arriva dalla deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Ketty Damante, che sulla vicenda ha depositato un atto in cui si richiede un'ispezione da parte della commissione Sanità all'Ars

L’ospedale di Gela resta privo di un reparto di terapia intensiva, con 7 pazienti trasferiti a Caltanissetta, mentre nel comprensorio che abbraccia anche Niscemi e Mazzarino restano in servizio, in totale, solo 4 anestesisti, per coprire tutte le emergenze.

Reparto chiuso per focolaio Covid

Il reparto di terapia intensiva Covid dell’ospedale Vittorio Emanuele di Gela è stato chiuso a causa di un focolaio che ha coinvolto il personale sanitario. Tre medici su cinque, compreso il primario, due infermieri e un operatore socio sanitario sono infatti risultati positivi e si trovano adesso in quarantena.

I sette pazienti ricoverati saranno trasferiti in giornata all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta dalla centrale operativa del 118, tramite ambulanze e l’elisoccorso di Palermo attrezzato per il trasporto di pazienti Covid. Con i sette nuovi arrivi Al Sant’Elia di Caltanissetta i pazienti della terapia intensiva Covid saliranno da 2 a 9.

Il primario del reparto Giancarlo Foresta si sta occupando di gestire l’emergenza territoriale allestendo la terapia intensiva nel blocco operatorio dell’ospedale, già utilizzato a questo scopo a inizio pandemia. 

La denuncia della deputata regionale Ketty Damante

Un territorio abbandonato a sé stesso, senza una prima linea ospedaliera, a causa dell’assoluta, gravissima mancanza di programmazione in ambito sanitario. L’ennesimo fallimento della gestione Musumeci-Razza”. Lo dichiara la deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Ketty Damante, che sulla vicenda ha depositato un atto in cui si richiede un’ispezione da parte della commissione Sanità all’Ars.

“È chiaro anche a chi non è esperto – prosegue – che l’anestesista serve nei casi gravi, dove può essere compromessa la vita del paziente. Chi si rivolge al Pronto Soccorso deve poter trovare professionalità adeguate, senza dover magari attendere l’arrivo dell’elicottero che, come ampiamente dimostrato, non è sempre garantito.

Viaggio della speranza per i pazienti di Gela, Niscemi e Mazzarino

Ebbene, da oggi tutto questo a Gela, Niscemi e Mazzarino non potrà essere garantito e i pazienti gravi verranno dirottati a Caltanissetta. Diventerà un viaggio della speranza, con notevoli disagi per i pazienti e per i familiari.

A nostro avviso andava potenziata da tempo la dotazione di personale al “Vittorio Emanuele” di Gela, come avevamo più volte chiesto all’assessore Razza fuori dalle emergenze. Ma non abbiamo mai avuto risposta e adesso assistiamo a un fallimento annunciato”, conclude Damante.

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