Servizio idrico a Gela, solite vecchie criticità - QdS

Servizio idrico a Gela, solite vecchie criticità

Liliana Blanco

Servizio idrico a Gela, solite vecchie criticità

mercoledì 19 Agosto 2020

Settimane difficili a Gela a causa di problemi nell’erogazione e con la qualità dell’acqua. La politica locale si interroga sul futuro della gestione in tutta la provincia nissena

GELA (CL) – Ci risiamo. Estate, popolazione moltiplicata per i rientri dei gelesi che lavorano lontano da casa e che succede? Niente acqua in centro storico e, quel poco che c’è, è inquinata. Quella stessa acqua usata come cavallo di battaglia per tante campagne elettorali, dopo cui non è mai cambiato nulla.

Nei giorni che hanno preceduto il Ferragosto è stata interrotta la distribuzione nella zona del centro storico servita dal tubo di adduzione di contrada Spinasanta alta, a causa di un guasto alla condotta di distribuzione lungo la Strada statale 115. La comunicazione è stata data la mattina stessa del guasto ed è scoppiato il panico fra gli utenti. La società di gestione ha assicurato in rapido intervento, ma resta il disagio per problemi che ormai sembrano essere diventati sempre gli stessi.

E non è soltanto un problema del centro storico, perché anche nelle altre zone di Gela ci sono problemi. Già, perché poco dopo la diffusione della notizia del black–out idrico ne è arrivata un’altra: il sindaco Lucio Greco ha emanato una nuova ordinanza con cui ha imposto a tutti i cittadini, a tutti i gestori di servizi aperti al pubblico e agli Enti di Pubblica amministrazione di astenersi dall’uso dell’acqua distribuita dalla rete cittadina per usi alimentari nei quartieri Macchitella e Caposoprano. Tutto ciò a causa di livelli di torbidità superiori ai limiti previsti dalla legge.

Il Comune ha preso tale provvedimento dopo aver ricevuto una comunicazione da parte dell’Asp, che ha rilevato anomalie nei campioni d’acqua potabile prelevati nei suddetti quartieri, sottoposti a monitoraggio e analisi chimiche.

Il Forum dei movimenti per l’acqua pubblica si è quindi nuovamente attivato e si è rivolto ai Comuni della giurisdizione dell’Ati provinciale, presieduta dal sindaco di Niscemi Massimiliano Conti, per chiedere provvedimenti urgenti a favore degli utenti e riportare la gestione al servizio idrico pubblico, con la chiusura del contratto fra i Comuni e Caltaqua.

I rappresentanti del Forum hanno scritto ai sindaci e ai Consigli comunali sostenendo che si debba partire dalla posizione del Consiglio comunale di Gela, che ha celebrato una seduta monotematica sulla questione idrica e i disservizi della città. Il sodalizio spinge affinché tutti gli altri Comuni convochino sedute monotematiche sul servizio idrico, per rilanciare la vertenza. L’Ati deve ancora assumere le funzioni dell’Ato Cl6 e il sindaco Massimiliano Conti non ha escluso che una volta completato il passaggio si possa valutare l’ipotesi dello scioglimento del contratto con Caltaqua per inadempimenti.

Per il Forum, la soluzione può passare dalla costituzione di un’azienda speciale consortile di proprietà di tutti i Comuni dell’ambito.

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