C’è una foto che sintetizza il momento politico siciliano. Se un visitatore esterno, ligure o finlandese, uno studioso di politica di origine tedesca, un giornalista de “Le Figarò”, volesse capire la politica siciliana, invece di leggere le cronache, gli articoli, le interviste, i miei “cabaso” di editoriali, dovrebbe guardare una foto. Questa foto scattata in commissione bilancio all’Ars, dopo aver definito la vera legge di bilancio per i deputati regionali, il Tabellone Premium alla Mike Bongiorno, con le disposizioni finanziarie “ad collegium”, esemplifica la politica oggi.
Si sono assegnati in spartizione fondi per tutti, maggioranza, ed è lapalissiano, e opposizione, e questo è meno chiaro. Come? Aventino, critiche fine di mondo, pioggia acida di emendamenti, e poi? Ma magari, penserete voi, i tre partiti di opposizione avranno chiesto due o tre norme identificative di politiche di filiera o di diritti, tre fondi forti, su temi alti, di principio. Manco per idea, marchette elettorali di collegio, sagre, eventini da circolo Pickwick o bocciofila, festicciole di Capodanno o sagre del pistacchio. Senza alcuna proporzione di decenza sociale o demografica.
Mi spiegate perché a Catania, Palermo no, si finanzia con 200.000 euro il Capodanno, e a Termini Imerese con 100.000? Termini, che non se l’abbia a male, è un ventesimo di Catania, perché ha le metà delle somme? Quale criterio proporzionale c’è? Evidentemente Termini, dai tempi del Senatore della porta accanto, possiede un potere deterrente da compensare in Finanziaria, mentre la più grande e commerciale Bagheria no. E questo deterrente è uno dei dazi che si versano all’opposizione per varare la legge di stabilità. È ovvio che poi in aula ci saranno retoriche, sussulti di indignazione, accuse ferocissime, che devono mistificare la pastetta tra maggioranza e opposizione già effettuata in Commissione bilancio, e il navigato Marco Falcone potrà dormire sonni tranquilli. La foto con sorridentissimi e pagati, più che appagati, membri della pseudo-psico opposizione è esaustiva di tutto.
Ma prima non si faceva pure così? Certo, ma la forma era sostanziale, qualche battaglia di principio si faceva, e soprattutto non ci si selfava tutti insieme appassionatamente. Ma questa è la nuova generazione politica, la classe dirigente del selfie.
Poi ci si stupisce dei pochi votanti, e già un miracolo che vada a votare il 50%, ancora una legislatura e si eleggeranno il Parlamento al gratta e vinci.
Così è se vi pare