Finanziaria 2023 in Sicilia, i fondi dell'Ars a Comuni ed enti: elenco

Finanziaria Sicilia 2023, fondi a Comuni ed enti tra polemiche e “mancette”: l’elenco

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Finanziaria Sicilia 2023, fondi a Comuni ed enti tra polemiche e “mancette”: l’elenco

Simone Olivelli  |
sabato 11 Novembre 2023

Pioggia di fondi per tantissimi Comuni siciliani, ma anche molte realtà associative: l'elenco completo dell'ex tabella H.

Oltre duecento voci di spesa. Una spolverata di prezzemolo per colorare le attività di grandi e piccoli comuni, mostrarsi vicini ai territori e – va da sé – curare i rapporti con chi, una volta ogni cinque anni, è chiamato alle urne per scegliere i propri rappresentanti all’Assemblea regionale siciliana. Scrivere di fondi che da Palermo partono per arrivare a irrigare – a volte con piogge importanti, altre con un sistema che ricorda la tecnologia goccia a goccia – non è una novità: per tanto tempo la formula magica è stata “tabella H”, quest’anno la partita è su un maxi-emendamento allegato a uno stralcio della Finanziaria 2023 per la Sicilia, ma la sostanza rimane.

Finanziaria 2023, i fondi a Comuni ed enti della Sicilia

L’elenco contenente i beneficiari dei finanziamenti – tantissimi Comuni, molte realtà associative – è stato in discussione ieri in commissione Bilancio. Un confronto a cui hanno preso parte tutti i partiti e che si è concluso in tarda nottata, non senza frizioni e retroscena che trasformano la canonica divisione tra maggioranza e opposizione in un guazzabuglio di rapporti non sempre all’insegna del bon ton. Alla fine, però, un fatto è acclarato: per quanto ogni partito sostenga di essere riuscito a far passare proposte nell’interesse esclusivo delle comunità locali, sottolineandone l’alto profilo delle iniziative a dispetto di quello dei rivali quasi sempre accusati di guardare più a interessi di bottega, la spartizione ha riguardato tutti.

Addirittura – ma anche in questo caso nessuno è disposto a confermarlo a microfoni accesi – c’è chi avrebbe ragionato che su una torta di sette milioni di euro e con settanta scranni all’Ars, si sarebbe potuto valutare il criterio dei 100mila euro a deputato.

Scorrendo la lista dei destinatari delle prebende, a tornare più di tutti è l’espressione “per iniziative di promozione dello sviluppo economico, turistico e culturale del territorio”. Ma non mancano i riferimenti, più circoscritti, all’esigenza di organizzare eventi per l’imminente Natale, oltre che i finanziamenti per specifici eventi, sagre comprese, e qualche lavoro pubblico.

Si va da 10mila euro – come nei casi dei piccoli centri – a somme più sostanziose per i Comuni più grandi. Nel caso del Teatro Bellini di Catania, invece, il contributo supera abbondantemente i 400mila euro.

La polemica per i fondi alle Srl

Tenuti fuori dalla versione finale dell’emendamento che a notte inoltrata ha ricevuto il parere positivo, ma non all’unanimità, della commissione Bilancio, per buona parte della giornata di ieri c’erano alcune proposte di finanziamento rivolte alle attività di un paio di società a responsabilità limitata. Tra le imprese a cui si era pensato di fare arrivare soldi pubblici a soggetti attivi nel settore dell’organizzazione di eventi e concerti. L’ipotesi, tuttavia, alla fine si è accantonata dopo che ad avere la meglio è stata la considerazione su quanto sia diverso decidere di sostenere le attività di associazioni senza scopo di lucro da quello di foraggiare imprese che invece, legittimamente, operano puntando al profitto. Ragionamento che, a quanto pare, la politica regionale ha maturato soltanto dopo un’attenta riflessione.

Finanziaria 2023, i fondi a Comuni ed Enti in Sicilia: l’elenco

Immagine di repertorio

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