La “spazzina” dell’Etna che viene dall’Inghilterra - QdS

La “spazzina” dell’Etna che viene dall’Inghilterra

Patrizia Penna

La “spazzina” dell’Etna che viene dall’Inghilterra

martedì 21 Gennaio 2020

“Voglio superare il senso di impotenza, dobbiamo fare la nostra parte”. L’impegno ambientalista di Georgia: ripulire strade e boschi dalla spazzatura

CATANIA – Georgia ha 47 anni ed è nata in un piccolo paesino dell’Essex, nell’Est dell’Inghilterra.
Venire a vivere nel Sud Italia è stato da sempre il suo sogno e lo ha realizzato nel 2004, “non per ‘amore’ come pensano in tanti”, ci spiega, ma perché del Sud del Belpaese ha sempre apprezzato “la sua gente, così piena di calore, le bellezze storiche, naturalistiche, il cibo e il mare”.
Laureata in giurisprudenza, Georgia vive a Catania e insegna inglese. Nel tempo libero si dedica alla sua grande passione, scrivere. Ma la scrittura non è l’unica passione di Georgia.

Come è nato tuo impegno a favore dell’ambiente?
“Ho sempre amato la natura, un amore che mi è stato trasmesso da mio padre, che mi insegnava i nomi degli alberi, delle piante, degli uccelli e delle stelle, ma da bambina non ero un ‘eco-warrior’ (eco-guerriero è un’auto-descrizione per un attivista ambientale, ndr). A Catania si è accesa in me una particolare sensibilità nei confronti dell’ambiente, scaturita dalla sorpresa che ho provato quando mi sono accorta che qui nessuno fa caso alla sporcizia. Tempo fa stavo facendo una passeggiata a San Giovanni li Cuti e ho visto una pescatore buttare una bottiglia di plastica in mare. Questa cosa mi ha fatto rabbrividire. Come è possibile che una persona sporchi la sua fonte di guadagno così spudoratamente?”

Nel 2012 hai chiuso la tua libreria e tre anni dopo hai lasciato la città.
“Quando ho avuto la possibilità di trasferirmi a Tarderia nel 2015, ho cominciato a fare un giro ogni tanto nei boschi a raccogliere la spazzatura che era lì in giro. è stato così che ho deciso di fare ‘litter-picking’ (raccolta dei rifiuti, ndr) una volta al mese, perché lavoravo molto e non volevo togliere tempo alla famiglia, ma quel poco mi faceva stare bene con me stessa. Non ero più arrabbiata, perché invece di sprecare energie lamentandomi, mettevo i guanti e uscivo a fare un giro con uno o due sacchetti in mano. Poi, ho iniziato a portare con me mio figlio. Un enorme, indescrivibile senso di ben essere e pace mi riempiva il cuore”.

Quando l’impegno ambientalista si è trasformato in impegno praticamente quotidiano?
“Quando da Tarderia mi sono trasferita sopra Nicolosi, nel cuore del parco dell’Etna, l’istinto di salvaguardare il verde intorno a me è diventato ancora più forte. Così ho cominciato a uscire da casa dieci minuti prima del previsto e a fermarmi sulla strada per raccogliere qualche bottiglia o lattina. Decido sul momento cosa fare, magari mi fermo in un punto particolarmente sporco per dieci minuti, e faccio raccolta di plastica o vetro in sacchi separati, oppure decido di raccogliere solo lattine e vado avanti a singhiozzo fermando la macchina dove vedo una lattina. In questo modo non mi sento sopraffatta e sento che non è tutto inutile”.

Lei ha creato su Facebook un gruppo pubblico che si chiama “Addio spazzatura in Sicilia”: cosa si aspetta?
“Mi aspetto di combattere quel senso di impotenza che ho visto tra le persone che si disperano, come mi disperavo io un tempo. L’hashtag #onepieceofrubbishatatime è stato scelto proprio per sottolineare che anche se raccogli solo una cosa, con questo gesto piccolo, hai fatto qualcosa di utile. è vero che c’è una grande mobilitazione a livello mondiale grazie a Greta Thunberg e agli scioperi dei venerdì per il futuro. è altrettanto vero che le grandi multinazionali devono assumersi le proprie responsabilità ma se lasciamo il nostro futuro nelle loro mani, come abbiamo sempre fatto, cosa può migliorare? Quindi, io credo che sia meglio fare quello che si può. Posso scegliere di evitare la plastica usa e getta, oppure metto il mio nome sul bicchiere e cerco di usarne solo uno quando sono ospite ad una festa. Posso spegnere le luce quando non sono nella stanza, o chiudere l’acqua della doccia mentre metto lo shampoo. E se tutti lo facessero si risparmierebbe migliaia di litri di acqua. Questo è il mio messaggio. Insegniamo ai nostri figli a rispettare l’ambiente con il nostro esempio, e sarà naturale per loro mettere il fazzoletto in tasca e buttarlo nell’umido anziché per strada. Non possiamo più alzare le spalle e dire che siamo nelle mani di nessuno. Non è corretto scaricare le responsabilità. Se il Comune non arriva per una serie di motivi che qui è inutile discutere, e quindi se vogliamo le strade pulite, se vogliamo vivere in una città che mostra sua bellezza al mondo noi dobbiamo fare qualcosa. Ogni uno deve fare quello che può”.

Quali semplici regole di civiltà si sente di suggerire?
“Non sprecare, regola numero uno. Differenzia la spazzatura. Porta a casa tua la spazzatura che produci e ricorda ai tuoi amici di fare lo stesso. Ultima regola, e forse la più difficile: non fingere di non vedere”.

#onepieceofrubbishatatime
Georgia ha lanciato sui social l’hashtag #onepieceofrubbishatatime proprio per sottolineare che “anche se raccogli solo una cosa, con questo piccolo gesto, hai comunque fatto qualcosa di utile per la collettività”.

“Quando fai la stessa strada tutti i santi giorni – ci spiega – e vedi la spazzatura che rimane ferma lì, o che addirittura aumenta, ti viene voglia di fare qualcosa. Non possiamo pretendere che arrivi sempre il Comune, sappiamo tutti che i Comuni non hanno soldi o mezzi per tenere pulito tutto. Per questo motivo ho cominciato a lasciare casa mia dieci minuti prima del previsto per fermarmi sulla strada e raccogliere qualche bottiglia o lattina”.


Georgia Hardiman ha 47 anni.
È nata in un piccolo paesino dell’Essex che si trova nell’Est dell’Inghilterra.
È laureata in Giurisprudenza.

Georgia vive nel cuore del Parco dell’Etna, sopra Nicolosi (Ct).
Su Facebook ha creato il gruppo pubblico dal titolo “Addio spazzatura in Sicilia”.

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2 commenti

  1. Rino Pappalardo ha detto:

    Ho conosciuto la MISSION davvero ammirevole della signora Georgia grazie ad un’iniziativa simile che conduco da qualche mese sul territorio di Tarderia, (comune di Pedara (CT)), dopo aver creato il gruppo pubblico, su Facebook, “QUELLI CHE AMANO VIA TARDERIA”. Penso che, come ogni cosa, nella vita, in cui si crede si deve per primi dare il buon esempio. Ed è proprio questo che lei, che noi, stiamo facendo!!
    #onepieceofrubbishatatime

  2. Letizia ha detto:

    Georgia è veramente una forza della natura. Dobbiamo tutti prendere esempio da lei

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