Gestione illecita di rifiuti, sequestro per impianto di compostaggio a Gela

Inquinamento ambientale e smaltimento illecito di rifiuti: sequestrato impianto di compostaggio

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Inquinamento ambientale e smaltimento illecito di rifiuti: sequestrato impianto di compostaggio

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lunedì 01 Agosto 2022

L'impianto di Gela è stato sottoposto a sequestro preventivo dopo complesse e articolate indagini.

Nella mattinata del 29 Luglio 2022, i carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Palermo, assieme al personale di ARPA Sicilia hanno eseguito un decreto di applicazione della misura cautelare reale del sequestro preventivo nei riguardi di responsabili della società “ATO Ambiente CL2 s.p.a in liquidazione” in contrada Brucazzi di Gela, dove si trova l’impianto di compostaggio.

Il risultato è arrivato dopo complesse e articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Gela nell’ambito dell’attività di contrasto agli illeciti in materia ambientale.

Gestione illecita dei rifiuti: sequestro impianto a Gela

Nell’ambito de procedimento penale risultano indagati – per i reati di inquinamento ambientale e gestione illecita di rifiuti in concorso – il commissario liquidatore della prefata società nonché il responsabile tecnico del predetto impianto.

Il provvedimento in questione, che convalida – tra l’altro – il decreto di sequestro preventivo urgente emesso dalla Procura della Repubblica di Gela nei confronti della medesima società e impianto, già eseguito nei giorni scorsi dalla polizia giudiziaria, dispone anche la nomina di due amministratori giudiziari per la gestione dei beni aziendali e dell’impianto, la cui formale immissione in possesso è avvenuta il 29 luglio 2022.

I dettagli delle indagini

Si tratta di un accertamento compiuto nella fase delle indagini preliminari, che necessita pertanto della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa. L’attività investigativa è stata svolta congiuntamente dal NOE Carabinieri di Palermo e da ARPA Sicilia da settembre 2021 a luglio 2022. Gli inquirenti hanno effettuato numerosi sopralluoghi, foto e videoriprese, campionamenti e acquisizioni documentali.

Già in precedenza erano stati sottoposti a sequestro un appezzamento di terreno di proprietà della ditta “Sicilsaldo s.p.a.” (risultato fortemente contaminato dalla presenza di percolato in superficie) e 4 vasche di cemento per la raccolta di percolato, della capacità di 15.000 litri l’una, presenti all’interno dell’impianto di compostaggio di Gela, mai autorizzate e che sversavano sostanze inquinanti.

Un sequestro da 2.000.000 di euro

Gli elementi racconti hanno consentito di ipotizzare in capo agli indagati un’illecita attività di raccolta e smaltimento di rifiuti, tale da cagionare una compromissione significativa e misurabile del suolo e del sottosuolo e dell’ecosistema dell’area dove si trovano l’impianto di compostaggio e dei terreni di proprietà della società “Sicilsaldo s.p.a.”.

Il valore economico dei beni posti in amministrazione giudiziaria si aggira sui 2.000.000 di euro.

Per potenziare il controllo sull’ambiente, a breve verrà istituito il nuovo Nucleo Operativo Ecologico dei carabinieri di Caltanissetta, con sede proprio a Gela.

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