GIBELLINA (TP) – Ridare una utilità lavorativa e sociale a persone che hanno perso la speranza, questo è stato il progetto messo in atto a Gibellina: quindici disoccupati sono stati impiegati in un Cantiere lavoro.
Il piano operativo, finanziato dall’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro, ha avuto un costo di centodiciassette mila euro. Non solo, quindi, un supporto a chi da tempo non ha un’occupazione, ma anche garantire una riqualificazione urbana che interessa aree trascurate da tempo.
Le zone interessate sono state: Viale Indipendenza, dove è stata sistemata la passeggiata pedonale con la posa di nuovi mattoni sul marciapiede; Piazza 15 Gennaio 1968 con la sistemazione di alcuni tratti di marmo e travertino nelle zone rovinate. “Il Cantiere consente di contrastare gli effetti della crisi economica che sta investendo particolarmente le fasce più deboli della popolazione – commenta l’assessore ai lavori pubblici, Gianluca Navarra – per mitigare le condizioni di povertà ed emarginazione sociale derivanti dalla carenza di opportunità occupazionali”.
Parallelamente, sono stati anche aggiudicati i lavori di messa in sicurezza della scuola “San Francesco” e “Papa Giovanni XXIII” ad un ditta di Fulgatore, per un importo base d’asta di 20.943.20 euro. Su questo tema, lo scorso anno, l’amministrazione comunale ha destinato i contributi stanziati dal ministero dell’Interno, nell’ambito della Legge di bilancio 145 del 2018, per la messa in sicurezza delle scuole, al fine di renderle più sicure e funzionali. “Con questo ulteriore intervento si eseguirà il risanamento strutturale dei pilastri in cemento armato dei cancelli d’ingresso della scuola, la manutenzione dei bagni degli alunni della scuola media e dell’infanzia e la sostituzione di alcuni infissi – spiega l’assessore Gianluca Navarra”.
Non sono interventi isolati, ma successivi ai lavori di manutenzione straordinaria eseguiti nel 2019: nella scuola San Francesco è stato impermeabilizzato il tetto dell’atrio comune e sono stati risanati gli sbalzi in cemento armato dell’edificio prima destinato a chiesa; nelle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria, invece, sono stati risanati i solai interni di alcune aule e messi in sicurezza gli impianti elettrici. Interventi diretti a due fasce della popolazione, disoccupati e studenti, diverse ma simili, perché accomunate dalla non percezione economica e quindi è fondamentale dare loro rispettivamente un sostegno in termini di occupazione e di manutenzione dei plessi.