Il calcio piange Giorgio Rumignani. Ex calciatore e allenatore è scomparso oggi nella sua abitazione a Lignano Sabbiadoro, in provincia di Udine.
Ha attraversato diverse epoche del movimento sportivo nazionale costruendo un percorso solido e riconosciuto, prima in campo e poi in panchina. Da calciatore, nel ruolo di mezzala, si è distinto per intelligenza tattica, affidabilità e senso della posizione, qualità che hanno poi caratterizzato anche la sua successiva carriera da tecnico.
Da allenatore ha guidato numerose piazze storiche, tra cui Messina a inizio carriera, Piacenza, Andria, Pisa, Pescara, Ravenna, Monza e Palermo, lasciando ovunque un’impronta fatta di lavoro, rigore e attenzione alla crescita del gruppo.
Il cordoglio del Pescara
In particolare, la sua esperienza a Pescara resta un passaggio chiave, culminato in una salvezza che ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta per il club e per l’ambiente biancazzurro.
“Un uomo di valori, carattere e competenza – scrive il Pescara sui social -. Giorgio Rumignani ha scritto una pagina indelebile della nostra storia con la salvezza del 1993/94. Il Pescara Calcio si unisce al dolore della famiglia. Ciao mister”.
E quello del Palermo
“Il Palermo esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Giorgio Rumignani, allenatore rosanero nel 1988 e nel 1997”, ha scritto la società rosanero sui social.
Il palmares
Nella carriera da allenatore, Giorgio Rumignani ha vinto un campionato di Serie C1 col Ravenna nella stagione 1995-1996, due campionati di C2 con Teramo, 1985-1986 e Francavilla (1986-1987) e una Coppa Italia di Serie C con la Sambenedettese nella stagione 1991-1992.
Le stagioni in rosanero
Giorgio Rumignani ha guidato il Palermo nella stagione 1988-1989, la seconda dopo la rinascita dal fallimento del 1986, e sfiorò la promozione in Serie B chiudendo al terzo posto il girone B della Serie C con 40 punti (all’epoca due punti a vittoria) frutto di 11 vittorie, 18 pareggi e 5 ko a due lunghezze dal Foggia, secondo che salì in cadetteria assieme al Cagliari di Ranieri. Poi, per una breve parentesi, nella stagione 1997-1998, sicuramente meno fortunata chiusa con la retrocessione sul campo in Serie C2 con la squadra ripescata per la non iscrizione dell’Ischia. La sua panchina in quella stagione sfortunata si chiuse dopo sette giornate: gli subentrò Ignazio Arcoleo.
Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI