Le dure parole di don Luigi Ciotti e il ricordo di don Diana del presidente Mattarella: una giornata in memoria delle vittime delle mafie.
Nella giornata di martedì 21 marzo 2023 ricorre la XXVIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Numerose le iniziative organizzate in tutta Italia, da nord a sud, per dire ancora una volta “no” alla mafia e a tutte le forme di criminalità organizzata. Il corteo nazionale, assieme alla consueta lettura dei nomi delle 1.069 vittime innocenti di mafia, si è tenuto nella mattinata a Milano. Presenti, tra gli altri, il segretario della Cgil Maurizio Landini, l’ex presidente del Senato Pietro Grasso, il presidente di Libera (Don Luigi Ciotti) e la neo-segretaria del Pd Elly Schlein.
In un anno così importante sul fronte della lotta contro la mafia, segnato dall’arresto dell’ultimo stragista di Cosa nostra Matteo Messina Denaro, il presidente Mattarella ha celebrato la ricorrenza a Casal di Principe, dove ha visitato la tomba di don Giuseppe Diana (assassinato dalla Camorra).
Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie 2023
Gli interventi in occasione della Giornata nazionale sono stati numerosi. Primo tra tutti quello di Don Ciotti, noto per l’impegno contro la mafia.
“Ricordare tutte le vittime innocenti della violenza criminale mafiosa è fondamentale e questa è una giornata che noi abbiamo fortemente voluto; ma non dobbiamo neanche dimenticarci che l’80% di questi familiari non conosce la verità o ne conosce solo una parte”. Parole, quelle pronunciate nel cuore di Milano, che fanno riflettere sui tanti casi irrisolti e inspiegabili provocati dalla brutalità delle mafie.
“Eppure le verità passeggiano per le vie della nostra città; c’è chi ha visto, c’è chi sa. Allora è necessario prendere coscienza in questo nostro Paese che la presenza criminale mafiosa che ha ucciso tante persone è un problema che non può essere dimenticato. C’è bisogno di una memoria viva. Non è un evento, non è una cerimonia, non è solo un corteo. Noi facciamo in modo che ogni anno ci sia una giornata che ci ricorda questo, ma ogni giorno ci deve essere un impegno da parte di tutti”.
Mattarella e il ricordo di don Diana
Nella Giornata della memoria e del ricordo delle vittime innocenti di mafia, anche il presidente Mattarella si è espresso sul tema ricordando don Diana. “Le mafie sono presenti in tutte le attività più turpi e dannose per la comunità: la prostituzione, il traffico di esseri umani, di rifiuti tossici, il caporalato, il commercio di armi, quello strumento di morte che è la droga, lasciando nel territorio povertà e disperazione”.
“Oltre a reclamare una maggiore e più efficace presenza dello Stato, don Peppino Diana aveva rivolto il suo forte e accorato appello al coraggio, alla resistenza, per liberarsi dalla camorra, proprio ai suoi parrocchiani, ai cittadini, alla società civile, alle coscienze delle persone oneste. Aveva capito che la mafia è anche conseguenza dell’ignoranza, del sottosviluppo, della carenza di prospettive, e che quindi la repressione –indispensabile- non è sufficiente e che la mafia si sconfigge definitivamente sviluppando modelli fondati sulla legalità, sulla trasparenza, sulla cultura, sull’efficienza della macchina pubblica”.