I giovanissimi siciliani tra i più indebitati in Italia

Smartphone e beni di lusso, i giovanissimi siciliani tra i più indebitati in Italia

Antonino Lo Re

Smartphone e beni di lusso, i giovanissimi siciliani tra i più indebitati in Italia

Antonio Giordano  |
mercoledì 25 Ottobre 2023

Lo dice una elaborazione di Kruk, società di gestione del debito. Alla base del risultato la bassa alfabetizzazione finanziaria

L’8% dei siciliani della generazione Z è indebitato ed il numero dei giovanissimi isolani è tra il più alto d’Italia: sono al pari merito con i coetanei pugliesi e preceduti da lombardi e campani. I giovanissimi contraggono debiti soprattutto per acquistare uno smartphone (il 18%). Lo dice una elaborazione di Kruk, società di gestione del debito, su dati di Flash Barometer della Commissione europea. Alla base del risultato, dice ancora lo studio, la bassa alfabetizzazione finanziaria.

Secondo i dati emersi dal Flash Barometer, l’Italia è fanalino di coda sul livello di educazione finanziaria della popolazione con uno scarso 18% degli intervistati che giudica la propria conoscenza finanziaria “molto/abbastanza alta” e un abbondante 28% che invece ritiene di avere conoscenze sull’educazione finanziaria molto/abbastanza basse. In più, il numero di giovani con un debito gestito da Kruk negli ultimi 3 anni continua ad aumentare, con i giovanissimi 18 – 26enni che rappresentano l’1,25% e addirittura i 27 – 42enni che sono 15,58% del totale di clienti con un debito gestito dall’operatore.

La situazione della Sicilia

Un dato “allarmante” soprattutto in regioni come la Sicilia dove Kruk registra un picco di clienti della gen Z indebitati (8%). I giovanissimi siciliani sono, infatti, tra i più indebitati del Bel Paese a pari merito con i coetanei pugliesi e preceduti da quelli lombardi e campani. Secondo il sondaggio, se tra i cosiddetti boomer (i 59 – 78enni) e tra gli appartenenti alla generazione X (i 58-43enni), tutti hanno più o meno sotto controllo la propria situazione economica, con i millennial il trend cambia. Sono infatti il 15% i millennial che non monitorano la propria condizione finanziaria, percentuale che aumenta con i giovanissimi della generazione Z fino al 34%.

Alfabetizzazione finanziaria

La voce principale che vede questi ultimi con un finanziamento aperto è lo smartphone: il 18% dei rispondenti Gen Z è indebitato per l’acquisto del cellulare. Kruk, nel suo sondaggio, ha anche voluto testare nella pratica le conoscenze economico-finanziarie degli italiani domandando loro se comprendessero la differenza tra Tan e Taeg. Il risultato è spiazzante per tutte le generazioni, ma peggiora nella fascia di età più giovane: i millennial e gli appartenenti alla generazione Z non conoscono la differenza tra i due tassi rispettivamente nell’82% e nell’83% dei casi. Le cause del sempre maggiore indebitamento dei giovani, secondo gli intervistati, sono principalmente tre, comuni a tutte le generazioni: il carovita generale che sta caratterizzando gli ultimi anni, l’inadeguata educazione finanziaria e l’incapacità dei giovani a rinunciare a beni/esperienze che non si possono permettere.

Chi educa i giovani?

Tutte le fasce di età individuano nei familiari, negli amici e nella propria esperienza pregressa le principali fonti da cui hanno imparato a gestire le proprie finanze. È curioso notare, però, come il gruppo di amici diventi sempre più influente quanto più giovani sono i rispondenti, ne è convinto 1 su 4. In pratica questo dato afferma che il 25% dei 18-26enni considera i propri pari come riferimento anche in tema di educazione finanziaria, piuttosto che la propria famiglia o altre fonti più autorevoli.

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