Giro d'Italia 2022: le tappe in Sicilia, orari tv e favoriti

Giro d’Italia 2022: al via da Budapest, aspettando la Sicilia

Giro d’Italia 2022: al via da Budapest, aspettando la Sicilia

Nunzio Currenti  |
venerdì 06 Maggio 2022

Sarà la ventesima volta che il Giro d'Italia passerà dalla Sicilia. Ancora l'Etna protagonista. Oltre a Vincenzo Nibali, ci sono Filippo Fiorelli e Salvatore Puccio

Gli echi dello scorso del Giro d’Italia ancora sono vivi. La vittoria del ragusano Damiano Caruso – e il suo successivo secondo posto nella classifica generale – sull’Alpe Motta rimase una delle più belle pagine del ciclismo della passata stagione. Ma la corsa rosa, giunta all’edizione numero 105, vive un nuovo esaltante capitolo ricco di fascino e di aspettative.

Dove si parte

Oggi si parte dall’Ungheria – con la prima delle tre tappe che si correranno in terra magiara – con la Budapest-Visegrád di 195 km. Un lungo viaggio – condito da tante salite – che si concluderà il 29 maggio nella splendida cornice dell’Arena di Verona.

Tutti i favoriti

I pronostici sono tutti per Richard Carapaz, vincitore nel 2019. L’ecuadoriano ha dimostrato, poi, in questi anni di avere grande solidità nella corsa a tappe. Medaglia d’oro alle ultime Olimpiadi, il portacolori della Ineos – con un percorso come quello approntato da Rcs Sport – è pronto a giocarsi tutte le sue carti. Il possibile antagonista è senza dubbio Simon Yates. L’inglese ha un conto aperto con il Giro d’Italia e, se in forma e per l’atteggiamento che adotta nelle gare, potrebbe davvero far saltare il banco. Il ruolo del messinese Vincenzo Nibali si definirà in gara. Vincitore di due corse rosa lo Squalo dello Stretto non parte battuto anche se l’Astana presenterà al via Lopez. Ci sarà da divertirsi sin dalla tappa dell’Etna. Nibali darà certamente spettacolo.

Torna nel novero dei possibili protagonisti Tom Dumoulin, primo a Milano nel 2017. Il ciclista, però, forse più atteso è l’olandese Mathieu Van der Poel che farà il suo esordio nella Corsa Rosa. Il vincitore del Giro delle Fiandre 2022, sul podio anche alla Milano-Sanremo di quest’anno, sarà uno dei nomi più importanti al via di Budapest.

Non solo Nibali, c’è anche Fiorelli

Oltre Nibali, al via con la maglia della Bardiani, Filippo Fiorelli. Dopo l’ottimo Giro di Sicilia il palermitano andrà alla corsa rosa per vincere una tappa. E ne ha davvero possibilità già proprio da Messina. Al via, tra gli isolani, anche Salvatore Puccio. L’agrigentino di Menfi supporterà Carapaz.

Giro d’Italia 2022 – Prima tappa Sicilia
Giro d’Italia 2022 – Seconda tappa Sicilia

Ancora Etna: tutte le tappe del giro in Sicilia

Martedì, dopo il trittico ungherese, il Giro ritorna in Sicilia. Si parte da Avola nel comune che ha dato i natali a tre ex ciclisti che hanno fatto un po’ la storia del nostro movimento come Carmelo Barone, Giampaolo Caruso e Paolo Tiralongo. Si parte dalla splendida cittadina aretusea per vivere la prima tappa costruita per delineare subito la classifica generale.

Si giungerà nuovamente sull’Etna, a Rifugio Sapienza, ma scalando il versante del Valentino, uno dei più insidiosi e che nel 2018 premiò Esteban Chaves e lanciò in rosa Simon Yates. L’indomani appuntamento è fissato a Catania con la classica, riservata ai velocisti, che porterà la carovana nella Città dello Stretto, casa di Vincenzo Nibali. L’ultima volta era stata nel 2017, quando da Pedara sfrecciò Gaviria. 

E’ la ventesima volta del Giro nell’Isola

Sarà la ventesima volta che il Giro d’Italia approderà in Sicilia. La prima volta fu nel 1930, perché erano troppo complicati all’epoca gli spostamenti. Il primo a svettare sulle nostre strade fu Michele Mara, che aveva vinto quell’anno la Milano-Sanremo. A vincere quell’edizione della corsa rosa fu Luigi Marchisio che arrivò a Milano con una vistosa benda all’occhio, colpito da una scheggia di pietra lavica nella prima tappa. Quanta storia, quanti protagonisti. Nel 1949 il catanese Mario Fazio centrò una storica vittoria sulle strade di casa, l’unica in 92 anni. Giovanni Visconti ci è arrivato molto vicino negli ultimi due anni con due secondi posti che lasciarono non pochi rimpianti come quello conquistato a Santa Ninfa, dietro Battaglin, e sull’Etna, nella tappa autunnale del 2020, dietro Caicedo.

In Sicilia due morti per “colpa” del Giro d’Italia

Purtroppo la Sicilia vanta un primato, quello delle morti al Giro. Una ha lasciato irrimediabilmente il segno. Nel 1976 il Giro d’Italia partì da Catania. Nella prima tappa Santisteban morì sul colpo cadendo in una curva di Aci Sant’Antonio. Oggi a distanza di 46 anni quel monumento, lasciato in stato d’abbandono, sarà valorizzato grazie a una piazzetta del ciclista e un messaggio sulla sicurezza stradale da lanciare forte al mondo del ciclismo. Dieci anni dopo, purtroppo, nella Catania-Sciacca cadeva Emilio Ravasio, compagno all’Atala di Gianni Bugno. Ravasio, al quale oggi è intitolata una strada, terminò la corsa, ma poco dopo accusò un malore, andò in coma, morendo 15 giorni dopo.

Non resta che sedersi comodi in poltrona in questi tre giorni e poi riversarsi sulle strade siciliane per le due tappe in programma che fisseranno ancora una volta lo straordinario rapporto d’amore tra la Sicilia e il Giro, grazie alla sinergia consolidata tra Rcs Sport e Regione.

Nunzio Currenti

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