Richard Carapaz va in maglia rosa, ma attenzione ad Hindley che non è più una sorpresa e Joao Almeida. E poi c’è lui il messinese Vincenzo Nibali che regala spettacolo
Lo spettacolo a Torino non ha un protagonista assoluto. Proprio no, perché questa tappa regala al popolo del ciclismo emozioni mai viste quest’anno. Uno dopo l’altro si presenta sulle salite che hanno fatto la storia della Milano-Torino il gotha del ciclismo mondiale. Vince Simon Yates, che attacca a quattro chilometri dall’arrivo, dopo essersi staccato sulle prime salite.
Richard Carapaz va in maglia rosa, ma attenzione ad Hindley che non è più una sorpresa e Joao Almeida. E poi c’è lui il messinese Vincenzo Nibali che regala spettacolo e chiude in quarta posizione. Nonostante abbia deciso di concludere la sua carriera a fine stagione, lo Squalo dello Stretto continua a lasciare il segno tappa dopo tappa. E nella terza settimana storicamente ha sempre fatto la differenza. Vedremo. Chi continua a strabiliare è Domenico Pozzovivo, all’arrivo oggi tra i primi, ma in classifica generale a un solo minuto da Carapaz.
Nibali e Carapaz
A 39 anni suonati, dopo due incidenti gravi, il lucano, naturalizzato siciliano (ha eletto l’Etna come sua seconda casa per gli allenamenti), sogna davvero l’exploit. La tappa si decide A 28 km dall’arrivo, sulla seconda ascesa a Superga, l’attacco decisivo di Richard Carapaz che mandava in difficoltà la Maglia Rosa Juan Pedro Lopez, a cui va un bravo. Sulle rampe del Colle della Maddalena (con pendenze anche oltre il 20 per cento) l’ecuadoriano veniva ripreso da Jai Hindley, Simon Yates e Vincenzo Nibali e il corridore britannico contrattaccava sulle rampe dello strappo finale di Parco del Nobile per ottenere il suo sesto successo nella Corsa Rosa. In classifica generale adesso ci sono tre corridori racchiusi in 30″ in attesa del terzo arrivo in salita domani a Cogne. Lo spettacolo è solo all’inizio.