Giustizia, Musumeci, "Bene il sì dell'Ars al Referendum" - QdS

Giustizia, Musumeci, “Bene il sì dell’Ars al Referendum”

Giustizia, Musumeci, “Bene il sì dell’Ars al Referendum”

giovedì 29 Luglio 2021

La richiesta sui sei quesiti passata a maggioranza assoluta. Il M5s ha votato no, "Questione propagandistica, del Presidente avevamo perso le tracce, evidentemente è stato precettato dalla Lega"

“Sono lieto che anche la Sicilia si sia espressa positivamente sulla richiesta di referendum di riforma della Giustizia”.

Lo ha detto ieri sera il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, presente in aula, commentando l’approvazione da parte dell’Assemblea regionale siciliana la richiesta sui sei quesiti in merito: abolizione della legge Severino (36 sì), custodia cautelare (36 sì), separazione delle carriere (38 sì), poteri dei magistrati laici e togati (38 sì), responsabilità civile dei magistrati (38 sì), composizione del Csm (38 sì).

La Sicilia è la seconda regione, dopo la Lombardia leghista, ad approvare l’iter, passato a maggioranza assoluta.

“Si fa così più breve – ha aggiunto Musumeci – il percorso che porterà al pronunciamento della Corte di Cassazione. Io stesso, come esponente politico del centrodestra, nei prossimi giorni mi recherò nei punti predisposti per la raccolta delle firme, sottoscrivendo la richiesta di referendum per una Giustizia più giusta”.

Il M5s ha votato no

“Abbiamo votato no all’iter per la richiesta dei referendum, ma non perché siamo contrari a un istituto così importante, ma perché avremmo preferito che sulla questione si fosse interpellato il popolo con la raccolta delle firme”.

Lo ha detto il capogruppo del M5S all’Ars, Giovanni Di Caro.

“La questione, tra l’altro – ha aggiunto – ha un sapore squisitamente propagandistico, la Lega, se aveva a cuore queste questioni, poteva portarle nelle aule parlamentari nazionali, visto che era al governo”.

“Curioso – ha concluso Di Caro – vedere in aula Musumeci, evidentemente precettato dalla Lega. Del presidente abbiamo perso le tracce, qui non si vede quasi mai, anche quando in ballo ci sono questioni di importanza vitale per le imprese e per i cittadini”.

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