Aci Castello, senza collettore preda della melma - QdS

Aci Castello, senza collettore preda della melma

Desiree Miranda

Aci Castello, senza collettore preda della melma

martedì 23 Giugno 2020

Il sindaco Scandurra: “Controlleremo le abitazioni per capire dove scaricano”

ACI CASTELLO – Il mare della scogliera è tornato balneabile. Almeno secondo le ultime analisi dell’Asp. È stata quindi revocata l’ordinanza numero 204 del 17 giugno 2020 che impediva la balneazione nel tratto che va dal Castello dei Normanni al lido La Risacca.

I valori microbiologici risultano adesso “conformi ai limiti consentiti dalla normativa vigente” come scrive l’Asp. “Probabilmente sono state le correnti che hanno portato un flusso insolito per quel tratto che solitamente è sempre stato pulito”, spiega il sindaco di Acicastello, Carmelo Scandurra. Il problema però è tutt’altro che risolto. Il comune rivierasco infatti, nonostante la presenza di un’area marina protetta non gode di un mare proprio limpido. Sebbene non è questo il tratto di mare colpito solitamente, e per questo Scandurra parla di un flusso insolito, le maree e le correnti portano l’inquinamento dappertutto.

“Ad Acicastello e Acitrezza i divieti sono quelli noti e noi emettiamo le solite ordinanze, ma questo è stato temporaneo”, dice Scandurra. Con il rientro dell’allarme si è scongiurato il peggio per gli affari dei lidi in loco che dopo il Covid sperano di potersi rifare dei mancati introiti.

“Sarebbe stata una vera mazzata per le nostre attività e per i nostri cittadini”, afferma il primo cittadino. Nessuna strategia alternativa per loro e nessuna possibilità, reale e tempestiva, può evitare che il problema si ripresenti a breve. Per avere un mare davvero pulito, o meglio, più pulito di adesso, l’unica soluzione è la condotta fognaria.

Il collettore è in costruzione da oltre due anni e sembra che finalmente si sia giunti alle fasi finali. Di data di consegna, comunque, neanche a parlarne. Gli intoppi fino ad oggi sono stati tanti e nessuno vuole sbilanciarsi. “Mi sento continuamente con tutti per capire lo stato delle cose e se la condotta è praticamente finita adesso il problema sono le stazioni di sollevamento. Non vedo l’ora di non dovere firmare più ordinanze di divieto di balneazione”, dichiara Scandurra.

La condotta principale permetterà alle secondarie già esistenti di collegarsi e portare i reflui fino al depuratore di Pantano d’Arci. Va detto, però, che se è vero che i problemi più atavici – gli scarichi allo Scardamiano ad Acicastello e nella piazzetta con la statua di Padre Pio ad Acitrezza – dovrebbero risolversi con l’attivazione del collettore di salvaguardia, non tutto il territorio è servito da condotte secondarie e non tutte le abitazioni sono ad esse collegate. “Dovremo lavorare sulle abitazioni per vedere se scaricano effettivamente nella condotta o in altri luoghi”, dice ancora il sindaco. Ecco perché, anche dopo la fine dei lavori in corso, non tutto il mare della riviera dei Ciclopi potrà dirsi salva dall’inquinamento. Servirà un ulteriore progetto. “Acitrezza è tutta collegata alla condotta secondaria e dovremmo risolvere il problema al 100 per cento. Ad Acicastello è collegata per buona parte”.

Diversa è la situazione per Cannizzaro, proprio dove nei giorni scorsi è stato istituito il divieto temporaneo di balneazione. Qui la rete secondaria va ancora fatta e “la Sidra si sta già occupando del progetto. Ognuno potrà poi collegarsi”. Anche in questo caso, i tempi sono sconosciuti.

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