Aveva 78 anni. Fu fondatore nel 1984 dell'azienda di bevande energetiche e proprietario dell'omonimo team automobilistico
Un gravissimo lutto ha colpito Red Bull. È morto all’età di 78 anni Dietrich Mateschitz, fondatore nel 1984 (insieme al thailandese Chaleo Yoovidhya) dell’azienda di bevande energetiche e proprietario dell’omonimo team di Formula 1 acquisito nei primi anni 2000.
La notizia della scomparsa dell’imprenditore austriaco è arrivata a Austin poco prima delle qualifiche per il Gran Premio degli Stati Uniti.
La passione per la F1 e le sponsorizzazioni
La F1 è stata da subito il principale terreno per le sponsorizzazioni da parte della Red Bull, con Gerhard Berger primo pilota a essere sostenuto dall’azienda nel 1987.
Il marchio ha poi aumentato la sua presenza nel 1995 al fianco della Sauber. Nel 2004 l’acquisto del team Jaguar e il cambio di nome con la gestione affidata a Christian Horner: un rapporto più che solido ancora oggi e che negli anni ha portato ai trionfi iridati di Sebastian Vettel – dal 2010 al 2013 – e di Max Verstappen nel 2021 e 2022.
Proprio il campione del mondo olandese ha rivolto un pensiero a Mateschitz al termine delle qualifiche di Austin. “È una notizia brutta per la Red Bull e per me, per tutto quello che ha fatto negli anni per la mia carriera. Oggi abbiamo provato a dare tutto in qualifica e ci è mancato qualcosa, ma c’è ancora la gara e lì cercheremo di renderlo orgoglioso di noi”. Non c’è solo la F1 nel mondo Red Bull, che detiene anche l’AlphaTauri con sede a Faenza.
L’azienda è infatti presente nel motorsport anche in numerosi campionati delle due e quattro ruote e possiede il Red Bull Ring in Austria. Poi il calcio, con il Red Bull Salisburgo, e l’acquisto anche delle squadre di New York e Lipsia.