Le nuove regole sono state presentate questa mattina all'Agenas (Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali) nel corso di una conferenza stampa, a cui ha partecipato anche la Società italiana di Urologia (Siu)
Sale a numero chiuso e accesso con Green pass o tampone rapido all’ingresso, mascherina e distanziamento, divieto di assembramento e limiti ai rinfreschi: a prevedere come riprenderanno gli eventi scientifici nell’era post Covid è il “Documento di valutazione del rischio biologico in evento” (Dvre), redatte dal Gruppo di lavoro di Federcongressi & Eventi.
Le nuove regole sono state presentate questa mattina all’Agenas (Agenzia nazionale per i Servizi sanitari regionali) nel corso di una conferenza stampa, a cui ha partecipato anche la Società italiana di Urologia (Siu), che sarà la prima ad applicarlo.
IL PRESIDENTE AGENAS
“I confortanti dati riguardo il contrasto al Covid-19 nel nostro Paese – dichiara Enrico Coscioni, presidente Agenas – permettono a tutti noi di tornare a pianificare le attività professionali e di vita personale pre-pandemia. Il documento che presentiamo qui oggi si prefigge l’obiettivo di individuare e mettere in azione tutti gli interventi utili per la riduzione del rischio di contagio durante lo svolgimento di un evento in presenza”.
L’Agenzia, prosegue il presidente Coscioni, “svolge un importante ruolo nell’ambito dell’Educazione continua in medicina (ECM) e, dunque, creare i presupposti per l’organizzazione di tali attività in sicurezza rappresenta una priorità ineludibile”. Il documento, consolidato come prassi di riferimento UNI (Ente Italiano di Normazione), è uno strumento operativo che permetterà di organizzare eventi scientifici di formazione e informazione in presenza.
“Il gruppo di lavoro della nostra associazione – dichiara Alessandra Albarelli, presidente Federcongressi&eventi – ha lavorato senza sosta sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria per redigere un documento chiaro, completo, efficace e di comprovata validità scientifica, per supportare gli organizzatori nel contenere il rischio biologico Covid-19 nello svolgimento di eventi e congressi in presenza”.