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Green pass al lavoro, i sindacati vogliono il vaccino obbligatorio

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Green pass al lavoro, i sindacati vogliono il vaccino obbligatorio

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lunedì 20 Settembre 2021

Da ottobre, ora vi è la certezza, il documento sarà necessario per tutti i lavoratori dipendenti, anche per i dipendenti pubblici. Ne abbiamo parlato con i rappresentanti siciliani di Cgil, Cisl e Uil

Qualche
settimana fa abbiamo ascoltato i rappresentanti degli imprenditori e dei
sindacati siciliani riguardo alla possibilità di rendere obbligatorio il green
pass per chi lavora nelle imprese.

Da
ottobre, ora vi è la certezza, il documento sarà necessario per tutti i
lavoratori dipendenti, anche per i dipendenti pubblici.

A
tal proposito abbiamo nuovamente sentito l’opinione di Cgil, Cisl e Uil.                                                                                       
                               

“Senza dubbio il green pass non costituisce la soluzione del problema legato alle vaccinazioni. – afferma Gaetano Agliozzo, segretario alla Funzione pubblica della Cgil regionale – Noi abbiamo sostenuto che il Governo nazionale deve assumersi la responsabilità di prevedere un obbligo vaccinale perché pensiamo che il vaccino sia uno degli strumenti che può liberarci dalla pandemia e in questo senso lo stesso Governo si è impegnato a legiferare in un recente incontro con le organizzazioni sindacali, fermo restando che noi rimaniamo dell’avviso per cui il lavoratore, che per vari motivi non può vaccinarsi, deve avere la possibilità di accedere gratuitamente al tampone ed anche questo è stato argomento di confronto col Governo.

E’
una materia che va certamente regolamentata e vanno recepiti dei criteri. Già
da tempo noi ci siamo attivati per redigere dei protocolli di sicurezza a
favore dei lavoratori”.

“Soltanto poco tempo fa – sottolinea il segretario alla Funzione pubblica della Cisl siciliana, Paolo Montera – abbiamo scritto al garante della Privacy affinché facesse ritirare l’ordinanza del Presidente della Regione con la quale si intendeva avviare un censimento dei dipendenti di Comuni, Province e Regione non vaccinati quando il vaccino non era e non è ancora obbligatorio per legge, perché le norme sono fatte per essere osservate. Tuttavia, siamo a favore, non solo del green pass nei luoghi di lavoro ma anche del vaccino obbligatorio, visto che ancora siamo lontani dall’immunità di gregge. Questa è la nostra posizione sia a livello nazionale sia regionale. Peraltro – conclude Montera – la situazione siciliana riguardante il Covid è peggiore rispetto al resto d’Italia anche se qualche timido segnale di regressione rispetto alla recrudescenza della pandemia la si sta vedendo”.                                                           

“La strada maestra – dichiara Claudio Barone, segretario generale della Uil regionale – resta quella della vaccinazione obbligatoria perché la vaccinazione stessa rimane l’unica difesa reale contro il contagio e per uscire da questo dramma della pandemia, il green pass è una mediazione politica che comunque va nella direzione di contrastare la diffusione del virus ma non è sicuramente la soluzione di tutti i mali; c’è inoltre il problema del costo dei tamponi e in particolare, per chi è in condizione di bisogno e non può effettuare per motivi medici la vaccinazione, bisogna evitare che venga anche gravato del costo di un tampone da effettuare ogni due giorni. Non siamo contrari al provvedimento ma ci sono alcuni problemi e criticità da monitorare e in particolare insistiamo sul fatto che la soluzione sulla quale puntare è la vaccinazione obbligatoria per tutti ma bisogna comunque evitare che sul green pass si dia la possibilità di licenziare i lavoratori”.

Roberto Pelos

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