Home » Green pass in Sicilia, cambia tutto, ristoranti, cinema e stadi solo per vaccinati

Green pass in Sicilia, cambia tutto, ristoranti, cinema e stadi solo per vaccinati

Green pass in Sicilia, cambia tutto, ristoranti, cinema e stadi solo per vaccinati
controlli azienda e uffici green pass

La curva dei contagi in Italia continua a salire ed il tasso di positività tocca il 2%. E la Sicilia non fa eccezione, visto che ieri il tasso di positività era addirittura al 3%

Messaggi tranquillizzanti e prudenti, ma la verità è che la curva dei contagi in Italia continua a salire ed il tasso di positività tocca il 2%. E la Sicilia non fa eccezione, visto che ieri il tasso di positività era addirittura al 3%

La situazione dell’epidemia di Covid-19 continua, dunque, ad essere molto incerta. E nessuno vuole rischiare un altro lockdown.

Green pass, si cambia

Non ci sarà il lockdown per i no vax come in Austria e in alcune parti della Germania, ma ci saranno comunque altre pesanti restrizioni. Occorrerà essere vaccinati, o guariti dal Covid da non più di sei mesi, per poter seguire gli incontri sportivi, andare al cinema e al teatro.

Le restrizioni ci dovrebbero essere anche al bar o al ristorante. Può sedere al tavolo soltanto chi ha completato il ciclo vaccinale o è guarito dal Coronavirus da non più di sei mesi. Di fatto, via al tampone.

Salvare il Natale

Ma i sindaci non vogliono attendere il governo, così si preparano le prime restrizioni in vista del Natale.  

Anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha confermato accessi più limitati alle zone di maggior richiamo. Poi è il caso dei mercatini natalizi, in Trentino e a Verona, che si stanno svolgendo all’insegna della cautela. Ad Aprilia, teatro di un focolaio nel basso Lazio, si valuta di tornare all‘uso della mascherina anche all’aperto e si indaga sull’attività di medici di famiglia contrari al vaccino.

Massima allerta anche in Friuli-Venezia Giulia, dove il governatore Massimiliano Fedriga ha detto di essere “a un passo dalla zona gialla” con “il numero dei ricoveri in area medica, molto vicino al 15 per cento”.

La situazione, spiega il presidente della Regione, è ancora sotto controllo, ma un eventuale passaggio alla zona arancione “sarebbe drammatico per l’economia, è una cosa che non possiamo e non dobbiamo permettere. Chi ha seguito le regole è ben diverso da chi, invece, porta in giro fake news, non vuole partecipare alla campagna vaccinale, racconta fandonie sul vaccino”. Non è giusto, dunque, punire chi la somministrazione contro il Covid l’ha ricevuta.

Stato d’emergenza

“Al momento la validità del green pass resta di12 mesi ma il Governo monitora con grande attenzione l’andamento dei contagi, sappiamo che quelli invernali sono mesi difficili, favorevoli alla diffusione del virus, Valuteremo sulla base dell’andamento dei contagi. Può accadere che ci sarà la proroga dello stato di emergenza per il Covid, in scadenza a fine anno: dipenderà dai contagi, non saranno scelte di parte. Il Governo, sostenuto da una maggioranza eterogenea, ha assunto le sue decisioni all’unanimità con un confronto costruttivo in consiglio dei ministri e se ci fosse questo passaggio avverrà in maniera coesa”. Lo ha detto il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, al programma ‘Start’ di SkyTg.

L’andamento dei casi

Analizzando l indice di replicazione diagnostica (RDt), ossia il parametro confrontabile all’indice di contagio Rt che descrive la frequenza delle nuove diagnosi di infezione da SarsCoV2, l’Associazione Italiana di Epidemiologia indica che, a livello nazionale e sui dati del 13 novembre, “è pari a 1,42 e superiore a 1 in tutte le regioni” e, di conseguenza, “una significativa accelerazione nella diffusione dei contagi” che, a parità di condizioni, potrebbe portare tra due settimane 5 regioni a superare la soglia del tasso di incidenza settimanale di 250 casi su 100.000 abitanti e altre 8 sopra 150 casi per 100.000 abitanti.

Alla luce di questa situazione, per l’Associazione che riunisce gli epidemiologi l’azione più efficace per contenere contagi, ricoveri e decessi è “promuovere la vaccinazione dei soggetti che finora non hanno aderito all’offerta puntando a campagne mirate di chiamata attiva” e accelerare i richiami.

Ma un elemento incoraggiante arriva dal segnale di rallentamento nella corsa dell’epidemia rilevato dal matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M.Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr): “l’analisi delle differenze percentuali settimanali della curva relativa alla percentuale di positivi ai test molecolari e di quella dei positivi totali rivela – dice il matematico – segni di frenata della crescita negli ultimi 3-4 giorni. I dati dei prossimi giorni saranno utili per confermare questa tendenza”.