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Gregoretti, a Catania Sarpietro decide sulla sorte di Salvini

redazione web

Gregoretti, a Catania Sarpietro decide sulla sorte di Salvini

venerdì 14 Maggio 2021

Il Gup di Catania in camera di consiglio a Bicocca: oggi la decisione sul rinvio a giudizio dell'ex ministro dell'Interno. A Palermo, per l'analogo caso della Open Arms, è stato mandato a processo

Intorno alle 9,30 del mattino Matteo Salvini, accompagnato dal suo legale, l’avvocato Giulia Bongiorno, è arrivato nell’aula bunker di Catania dove oggi è attesa la decisione sul caso Gregoretti.

L’udienza è stata aperta e chiusa, senza nessuna replica delle parti. Poi
il Gup Sarpietro si è ritirato in camera di consiglio dalla quale uscirà per la lettura del verdetto.

“Giustizia con la G maiuscola”

“Mi aspetto giustizia con la G maiuscola” ha detto Salvini prima di entrare in aula.

Già il 17 aprile scorso Matteo Salvini aveva aperto la giornata con un gioioso tweet (“Grazie per i tanti i messaggi, la vostra vicinanza vale tutto) chiudendola con dichiarazioni piuttosto nervose (“decisione dal sapore politico”) dopo che il Gup di Palermo Lorenzo Jannelli lo aveva rinviato a giudizio per sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per la vicenda dei migranti della Open arms.

La sentenza di Palermo e quella di Catania

Violazioni che, qualora il segretario della Lega dovesse essere condannato – la prima udienza del processo è fissata per il prossimo 15 settembre davanti la seconda sezione penale del Tribunale di Palermo -, potrebbero essere punite con il carcere fino a quindici anni.

Su una vicenda molto simile deciderà oggi il Gup di Catania: nave Gregoretti è un pattugliatore della Guardia costiera italiana che, quando Salvini era ministro dell’Interno, nel luglio del 2019, fu lasciato con 131 migranti a bordo nel porto di Augusta, nel Siracusano.

Fiume di dichiarazioni in rete

Ieri il capo della Lega aveva invaso i social con il consueto fiume di dichiarazioni (“L’Italia è l’unico Paese Ue che processa un ministro”, “Non ce l’ho con i giudici ma con la sinistra”, “Se non è un processo politico questo ditemi cosa si tratta”) continuando a sostenere di “aver difeso i confini dell’Italia dagli sbarchi e aver svegliato l’Europa”. E ieri sera, nell’immancabile collegamento con il Tg2, si è detto “tranquillo ma dispiaciuto: non mi aspettavo una medaglia ma dover girare mezza Italia per dovermi difendere da queste accuse mi sembra surreale”.

Va ricordato peraltro che, tra gli elementi decisivi che condussero al rinvio a giudizio di Salvini a Palermo, vi furono le dichiarazioni raccolte dal Gup di Catania Sarpietro, che si recò a Roma per sentire l’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Oggi, comunque, ci sarà la sentenza del Gup, con tre possibilità: un decreto di rinvio a giudizio, con la fissazione della prima udienza del processo, una sentenza di non luogo a procedere – come chiesto dalla Procura di Catania – o un’ordinanza che dispone un’ulteriore fase istruttoria.

Procura contro Parti civili

La ricostruzione della Procura di Catania, che, al contrario del Tribunale dei Ministri etneo, ha sempre sostenuto che la posizione di Salvini “non integra gli estremi del reato di sequestro di persona”, è stata nelle passate udienze fortemente contestata dalle Parti civili: AccoglieRete, Legambiente, Arci e una famiglia di migranti che era a bordo della Gregoretti.

Per il legale di Legambiente, Daniela Ciancimino, l’ex ministro ha “trattenuto illegittimamente a bordo” 131 persone, e deve andare a processo per sequestro di persona anche per le “sofferenze patite dai migranti ammassati su nave Gregoretti”.

Per la difesa, rappresentata dall’avvocata Giulia Bongiorno, senatrice della Lega, “l’azione penale contro Salvini non doveva neppure iniziare, perché il suo è stato un atto politico insindacabile” perché, ha sostenuto, per il “principio della separazione dei poteri e le decisioni adottate nell’interesse nazionale sono impenetrabili e non possono essere contestate in sede giudiziaria”.

Le dichiarazioni di Salvini

Intanto Salvini ha approfittato dell’occasione per rilasciare dichiarazioni ai giornalisti: “Speriamo sia l’estate delle ripartenze, del boom turistico, dei turisti che pagano e non dei migranti che sbarcano. E spero che gli italiani possano tornare a lavorare, mangiare, fare sport, nuotare in sicurezza”.

E a chi gli chiedeva se avesse acquistato una copia del libro di Giorgia Meloni ha risposto, “Ho acquistato gli atti giudiziari dei miei processi, al momento. E sono tanta roba. Sto leggendo i reati che avrei commesso ed e’ un romanzo fantasy veramente imbarazzante…”

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