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Gregoretti, Salvini cede alle pressioni, sì allo sbarco

Dopo le tante pressioni da parte della politica e della società civile è finalmente arrivato il via libera dal Viminale per lo sbarco dei migranti che si trovano dal 25 luglio scorso sul pattugliatore Gregoretti, ormeggiato al pontile Nato della Marina militare nella rada di Augusta. Saranno trasferiti tutti nell’hot spot di Pozzallo.

Di Maio, un colpo al cerchio e uno alla botte

“Non si trattino i nostri militari come dei pirati”

Persino il vicepremier, Luigi Di Maio – il quale, essendo appunto vicepremier, dovrebbe poter far più che domandare – pur esercitando il consueto cerchiobottismo, ha chiesto pubblicamente “rispetto” per i nostri militari della Gregoretti.

“L’Italia – ha affermato Di Maio – non può sopportare nuovi arrivi di migranti, noi abbiamo dato come Paese e quei migranti devono andare in Europa, però non si trattino i nostri militari su quella nave come dei pirati”.

Certo, non si sa bene se il capo politico grillino stesse puntando il dito contro “quello”, ossia Matteo Salvini, capo della Lega Nord e ministro dell’Interno, che poco dopo ha deciso lo sbarco, oppure contro il ministro dei Trasporti Danilo Toninelli dal quale dipende la Guardia costiera e dunque il pattugliatore Gregoretti.

La conclusione dell’appello (a sé stesso?) di Di Maio, è stata ecumenica: “Pieno rispetto per le forze dell’ordine, pieno rispetto per i poliziotti, pieno rispetto per i nostri militari”.

Il procuratore di Siracusa Scavone, “29 migranti malati”

Di certo sulla decisione di Salvini ha pesato quanto affermato dal procuratore della Repubblica di Siracusa, Fabio Scavone, che ieri sera aveva aperto un’inchiesta sulle condizioni igienico-sanitarie a bordo della nave della Guardi Costiera, dove, oltre ai 116 migranti, ci sono anche gli uomini dell’equipaggio.

Gli infettivologi, a bordo anche un caso di tubercolosi

Scavone ha rivelato che a bordo ci sono 29 migranti ammalati: “Due casi gravi, uno di tubercolosi e un altro di cellulite infettiva, venti persone affette da scabbia e qualche altro caso con diverse patologie”.

Sono questi i risultati della relazione degli infettivologi che hanno monitorato i 116 migranti a bordo del pattugliatore Gregoretti.

“Oltre ai due casi di estrema gravità, anche gli altri devono avere le cure”, ha sottolineato il procuratore Scavone.

Fatto scendere il migrante affetto da tubercolosi

E infatti nel primo pomeriggio era stato fatto scendere, autorizzato dal questore Gabriella Ioppolo, per ragioni sanitarie, un migrante affetto da tubercolosi e trasferito in ospedale.

Legambiente annuncia che denuncerà Matteo Salvini

Nei giorni scorsi i deputati dell’opposizione e in particolare del Pd avevano attaccato Salvini ricordando come questo caso fosse identico a quello della Diciotti, che portò il Tribunale dei Ministri di Catania a chiedere l’autorizzazione a procedere per il capo della Lega Nord.

E oggi il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, ha deciso di denunciare Salvini per quanto sta accadendo: “Non accettiamo l’idea di abituarci a tutto, anche alle scelte politiche inconcepibili e oltre ogni legge e ordinamento, come quella di costringere in condizioni igienico-sanitarie pessime, da cinque giorni, con un solo bagno, 116 esseri umani su una nave italiana che li ha salvati da un sicuro naufragio ed è già ormeggiata in un porto del Paese. È una mostruosità, che non può passare sotto silenzio e restare impunita”.

Chiesto l’immediato sbarco “di questi poveri disgraziati”

“Stiamo presentando – ha spiegato – un esposto alla Procura di Siracusa per denunciare il ministro degli Interni di sequestro di persona. Chiediamo, contestualmente, di ordinare l’immediato sbarco di questi poveri disgraziati”.

Legambiente, “Trattamento inumano e degradante”

“Vediamo – ha concluso – se anche questa volta Salvini fuggirà, con la sua arroganza, dalle aule giudiziarie per non farsi processare e rispondere della sua indecenza nel ‘trattamento inumano e degradante’ (è la definizione delle convenzioni internazionali) di uomini e donne in carne e ossa e che hanno subito violenze di ogni tipo. È una vergogna che tutti stiano in silenzio”.

Le Ong continuano a salvare vite nel Mediterraneo

Sempre di oggi è la notizia che “l’equipaggio della Alan Kurdi ha tratto in salvo quaranta persone da un gommone, e tra loro ci sono due donne, di cui una incinta, un neonato e due bimbi piccoli”.

Lo ha scritto su Twitter la ong Sea eye spiegando che i migranti “vengono ora assistiti a bordo”.

In quaranta ripescati da un gommone alla deriva

“Chiederemo alle autorità competenti di assegnarci un porto sicuro e geograficamente, Lampedusa è il più vicino” ha detto Gorden Isler, portavoce dell’ong tedesca

Le persone dicono di aver lasciato la città libica di Tagiura nella notte.

Secondo Sea-Eye i migranti provengono da Nigeria, Costa d’Avorio, Ghana, Mali, Congo e Camerun.

Naturalmente Salvini ha fatto sapere che impedirà lo sbarco in Italia.