Grindr, adescamenti ed estorsioni online: l'allarme di Arcigay Trapani - QdS

Adescati su Grindr per soldi e poi minacciati, Arcigay Trapani: “Denunciate senza paura”

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Adescati su Grindr per soldi e poi minacciati, Arcigay Trapani: “Denunciate senza paura”

Claudia Marchetti  |
mercoledì 26 Ottobre 2022

Dei casi che si stanno trasformando in una vera e propria emergenza sociale: ecco come comportarsi su Grindr e la denuncia di Arcigay Trapani.

Adescano online per poi estorcere denaro. Quello che sembrava potesse essere un caso isolato è diventato una vera emergenza sociale nel Trapanese. A denunciare una serie di vicende accadute da circa un mese sulle chat online di Grindr è l’Arcigay di Trapani, sottosezione di Palermo.

Il gruppo chiede alla comunità LGBTQIA+ locale di prestare molta attenzione a due individui che prima adescano giovani omosessuali nelle chat online per poi chiedere un incontro in presenza e farsi consegnare somme di denaro, fino ad arrivare alla minaccia con armi atte a offendere.

Grindr, estorsioni e truffe su chat online

“Nelle ultime settimane sono stati segnalati al nostro Gruppo Arcigay Trapani, una decina di casi di adescamento con estorsione e rapina avvenuti tramite la nota piattaforma per incontri e conoscenze tra persone omosessuali, Grindr”, spiega il portavoce Paolo Costa.

“I colpevoli, già individuati e le cui immagini sono già al vaglio degli investigatori, sono due ragazzi entrambi sui 25 e 26 anni, con i capelli biondi e rasati, occhi chiari, fisici magri e abbastanza scolpiti con tatuaggi sparsi soprattutto su petto e braccia, visi molto giovani, seppur scavati e senza barba. Uno dei due ha già precedenti penali ed è stato recentemente incarcerato per rapina, pur essendo ai domiciliari. A tal fine, l’attività è portata avanti soltanto dall’altro dei due elementi, con l’aggiunta più recente dell’aggravante di armi puntate contro le vittime e minacce di violenza”.

Diverse sono state le segnalazioni. Due anni fa ci fu un caso simile ma restò unico, probabilmente perché la pandemia ha messo un freno a certe attività delittuose, che adesso sono ricominciate e che potrebbero essere molte di più rispetto a quelle denunciate.

L’invito a denunciare

“Il timore è che ci siano giovani magari non dichiarati che hanno subìto la stessa truffa e che hanno paura a denunciare per non comparire in un eventuale processo. Noi siamo al vostro fianco, rivolgetevi a noi”, dicono dall’Arcigay Trapani.

L’invito ai danni delle vittime arriva sulla piattaforma di incontri “Grindr” da un profilo anonimo e sotto la forma di un incontro al buio per divertimento. Uno dei due ragazzi invita le vittime a raggiungerlo a “casa sua”, nelle zone delle case popolari vicino al semaforo di Xitta e/o nelle zone di Villa Rosina, due delle zone segnalate finora. Poi qui i due salgono in auto con i malcapitati e chiedono dei soldi, prima in maniera tranquilla; se dall’altra parte vedono una certa resistenza, allora arrivano a minacciare con dei coltelli. “Una vittima è stata portata fino in banca a prelevare”, rivela il gruppo trapanese.

Al momento solo una vittima ha avuto il coraggio di denunciare, ma l’Arcigay Trapani chiede a chiunque sia rimasto coinvolto di andare dalle forze dell’Ordine o di rivolgersi a loro stessi.

“Vorremmo fare un appello alla comunità, agli alleati o ai parenti delle persone LGBTQIA+ – ci dicono -. Se siete venuti a conoscenza di altri episodi simili, ne siete stati i protagonisti o conoscete qualcuno che è potuto incappare in queste persone, contattateci al più presto. Suggeriamo anche alcune regole da autoimporsi quando si viaggia su Grindr”.

Come difendersi dagli adescamenti online

Questi i 5 “comandamenti” che l’Arcigay Trapani – nato ufficialmente il 1° giugno del 2022 in occasione del Pride Month – diffonde per una navigazione sicura:

  1. chiedere sempre quante più informazioni possibili sull’altra persona, insistendo sull’invio di foto o sulla videochiamata;
  2. non inviare mai la posizione;
  3. non incontrare subito e non accettare incontri al buio, anzi cercare di incontrare sempre l’altra persona in un luogo aperto e sicuro. Divertirsi è bello ma incappare in queste situazioni non è piacevole e la vicenda potrebbe concludersi male.
  4. se vi si dovesse presentare una situazione simile, con tanto di invito nelle zone di Xitta o Villa Rosina o nei pressi di un residence in pieno centro, nei pressi di corso Italia, rifiutare e di bloccare l’account e se si dovesse ripresentare la persona o la situazione sospetta, continuare a bloccare e informare una persona cara e fidata;
  5. se si ha un dubbio sull’altra persona, registrare l’incontro col telefono (tramite audio) o raccogliere quanto più materiale possibile sulla conversazione.

Qualora si presenti un reale pericolo, non esitare a raccontare l’accaduto e andare in Questura.

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