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Guerra Ucraina, “Russi hanno portato forno crematorio per nascondere vittime’

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Guerra Ucraina, “Russi hanno portato forno crematorio per nascondere vittime’

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giovedì 03 Marzo 2022

Le notizie provenienti dall'Ucraina accostano sempre più l'invasione russa al genocidio degli ebrei.

Sono in corso i colloqui del secondo negoziato tra Ucraina e Russia dopo l’invasione russa. Aumenta a dismisura il numero dei civili morti. Il presidente ucraino, Zelensky, fa sapere: “I russi hanno portato forno crematorio per nascondere vittime. Devo parlare con Putin, guerra va fermata”.

Dall’olocausto all’invasione russa, le parole di Liliana Segre

Già nei giorni scorsi il suo appello agli ebrei di tutto il mondo e al popolo russo, affinché facciano sentire la loro voce contro il “nuovo genocidio”.

“In giornate come queste ultime, tv e giornali ci riportano qualcosa che non avremmo mai neanche immaginato lontanamente in Europa, così vicino a noi, di sentire così il rombo di cannone, le case distrutte, le persone che piangono e muoiono. Io ho pensato ai quattro cavalieri dell’Apocalisse. Cosa ci manca ancora? La pandemia l’abbiamo avuta, l’odio, la guerra, la morte e la fame…” Lo ho detto la senatrice a vita, Liliana Segre partecipando al convegno ‘Mai più genocidi – Il comandamento morale dei Giusti’, a Palazzo Marino, a Milano. In occasione del decimo anniversario della giornata dei Giusti.

“I Giusti erano persone semplicissime, non eroi che passano alla storia, persone che se non fossi qui a ricordare sarebbero sparite come tante altre. Per quelli che non si voltarono dall’altra parte è giusto ci sia un giardino fiorito, per non dimenticarli – ha continuato Liliana Segre -. Io ho avuto una grave colpa, non ho valutato quando venivo aiutata dai Giusti quanto rischiassero e quanto fossero Giusti. Ero abituata a vivere tra i giusti ed era normale che persone vicine a me si comportassero così. Non ho fatto il mio dovere fino in fondo, non ho dimostrato gratitudine fino in fondo perché aiutare allora era un atto di eroismo. A quel tempo non l’ho capito ma la mia lunga vita ha fatto sì che non li abbia mai dimenticati. Sono grata che ora siano nel giardino”.

Gli attacchi alle scuole di Chernihiv, almeno 22 morti

Il governatore della regione ucraina di Chernihiv, a nord di Kiev, ha denunciato che un attacco aereo russo oggi ha colpito due scuole ed edifici privati. E almeno 22 persone sono rimaste uccise. Il Kyiv Independent riferisce che c’erano solo scuole, asili nido e un ospedale nella zona.

Affondato cargo estone

Affondato a Odessa anche una nave mercantile. Il cargo Helt, affondato nel Mar Nero al largo di Odessa, di proprietà estone, batteva bandiera di Panama. E’ quanto si ricava dal sistema di tracciamento Marine Trafic che segnalava l’ultima posizione a circa 20 miglia dal porto ucraino.

“Due siluri hanno affondato la nave mercantile Helt, che batteva bandiera panamense. Ci sono vittime tra l’equipaggio”. Lo annuncia sul proprio canale Telegram il consigliere del ministro dell’Interno ucraino, Anton Gerashchenko.

L’emergenza umanitaria, oltre 400 mila bambini senza più niente

Almeno 400.000 bambini nell’area di crisi in Europa orientale sono stati costretti a cercare salvezza altrove e sono esposti al rischio di fame, malattie, traffico e abusi, dopo che il numero di persone costrette a fuggire dall’operazione militare russa in Ucraina ha raggiunto il milione. Secondo Save the Children almeno il 40% dei profughi che hanno raggiunto Romania, Polonia, Moldavia, Ungheria, Slovacchia e Lituania, per mettersi in salvo sono bambini, e c’è chi tra loro non ha altro che i pochi vestiti che indossa.

Secondo quanto riportato dalle Nazioni Unite, un milione di persone ha già attraversato i confini per lasciare l’Ucraina, numero che non include gli sfollati interni che sono ancora nel Paese. Le proporzioni di questo esodo possono portare alla più grande crisi di rifugiati del secolo in Europa.

“Il grande flusso di persone in fuga ha creato code di 24 ore ai posti di controllo alla frontiera, e, una volta usciti dall’Ucraina, i rifugiati vengono accolti in luoghi riadattati al momento, come scuole o centri per conferenze, case private o campi di fortuna, situazioni che rappresentano una preoccupazione per la condizione dei bambini”, dice Save the Children.

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