Guerra Ucraina-Russia, nessun ritiro da Mosca, aerei e droni partono dalla Sicilia - QdS

Guerra Ucraina-Russia, nessun ritiro da Mosca, aerei e droni partono dalla Sicilia

Guerra Ucraina-Russia, nessun ritiro da Mosca, aerei e droni partono dalla Sicilia

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mercoledì 16 Febbraio 2022

Questa mattina Mosca ha annunciato che le sue truppe stanno lasciando la Crimea, ma la Nato e Kiev non notano segni chiari di de-escalation

Nessun ritiro da Mosca per il momento ma proseguono i tentativi di mediazione per evitare il conflitto tra Russia e Ucraina. Questa mattina l’entourage di Putin ha annunciato che le sue truppe stanno lasciando la Crimea, ma la Nato e Kiev non notano segni chiari di de-escalation.

Non abbiamo ancora visto alcun ritiro” da parte della truppe russe, ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Bbc, dicendo che del ritiro russo ”ne abbiamo solo sentito parlare”. Intervistato in un campo di addestramento militare nell’Ucraina occidentale, Zelensky ha aggiunto che quando le truppe russe si ritireranno ”lo vedranno tutti, non solo l’esercito. Ma per ora sono solo parole”. Dicendo di ritenere che ”tutte le persone normali sperano in una de-escalation”, il presidente ucraino ha affermato che ”per quanto riguarda la minaccia” posta dalla Russia ”ho detto molte volte che siamo sereni su qualsiasi minaccia perché ricordiamo che tutto questo non è iniziato ieri. Succede da molti anni”.

Gli aerei dalla Sicilia

La base aerea Nato di Sigonella, in Sicilia, continua a essere al centro del braccio di ferro tra l’Alleanza e la Russia. A sorvolare il Mar Nero è uno dei cinque droni Northrop Grumman RQ-4D Global Hawk in forza alla base e dotati del sistema Alliance ground surveillance (AGS), impegnati nella loro prima importante missione da quando sono operativi, cioè esattamente un anno fa, nel febbraio del 2021.

A un Boeing RC-135V è toccata la sorveglianza Nato nell’ovest dell’Ucraina, in particolare al confine con la Bielorussia; un Airbus è stato impegnato in una missione di rifornimento aereo vicino al confine tra Romania e Bulgaria

“Zona pericolosa”

I mari del sud della Sicilia sono considerati, per il momento, “zona pericolosa”, visto che da oltre due settimane nel Mediterraneo orientale, ci sono navi e sottomarini russi. E poi quelli dei Paesi Nato, dalla Francia, dalla stessa Italia.

Negli ultimi giorni si diffonde sempre più l’allarme di un’invasione russa in Ucraina. E un sommergibile, in particolar modo, spaventa i siciliani.

Il sommergibile che fa paura in Sicilia

La crisi tra Ucraina e Russia spaventa i pescatori siciliani e non solo. “Bando di pericolosità per sommergibile in immersione”, così si legge nel titolo dell’avviso pubblicato sul sito della Capitaneria di Porto di Pozzallo (Ragusa).

Il comandante Donato Zito scrive: “La zona di mare sopraindicata è dichiarata pericolosa. La navigazione, pertanto, dovrà svolgersi con la massima cautela; tutte le unità in transito prestino la massima attenzione al fine di consentire il regolare svolgimento dell’attività sopra riportata”.

I motivi della possibile guerra

Tra i motivi del conflitto, l’ipotesi dell’ingresso di Kiev nella Nato. Evenienza che la Russia non accetterebbe perché significherebbe per lei restare senza più stati cuscinetto che la dividano dagli altri Paesi. La Russia chiede allora l’immediato ritiro delle truppe Nato dagli Stati confinanti e che l’Ucraina sia esclusa per sempre dall’Alleanza. 

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