Oggi la riunione all'Asp nella quale verrà deciso anche quanti medici e informatici verranno prorogati sino a dicembre del 2022.
Si va verso la chiusura degli hub vaccinali, a maggior ragione visto il calo vertiginoso delle immunizzazioni giornaliere che si registra ormai da oltre un mese.
Stop allo stato di emergenza
Questo uno dei temi che sarà trattato questo pomeriggio, a partire dalle 14, in una riunione che si terrà ai massimi livelli , nella sede dell’Asp di Catania. Alla riunione verrà fatto il punto alla luce della cessazione, a partire dall’1 aprile, dello stato di emergenza per la pandemia da Covid, decretato dal governo con la conseguente decadenza dal’incarico del commissario nazionale, generale Figliolo.
Rinnovo del contratto a tempo determinato
In questa riunione, secondo notizie che arrivano dall’azienda sanitaria, sarà deciso anche il numero di addetti, tra medici, parasanitari, impiegati aministrativi e informatici, ai quali sarà prorogato il contratto di lavoro a tempo determinato sino a luglio e poi successivamente a dicembre di quest’anno, seguendo quelle che sono i parametri fissati nel’ultimo provvedimento dell’assessorato regionale alla Salute e sulla base delle esigenze della macchina operativa anti virus che resterà operativa in ogni provincia.
Si attendono le mosse dell’assessorato regionale alla Salute
Da quello che emerge i dirigenti Asp attendono ancora di capire se l’assessorato entro domani invierà un nuovo documento esplicativo sulla conferma o no dei commissari Covid, per capire quali mansioni manterranno i responsabili regionali e quali invece torneranno ad essere a carico dell’Azienda sanitaria provinciale.
Verso la riduzione dell’orario di lavoro
Sul piano prettamente concreto sembra che tutti i soggetti con contratto ancora in vigore saranno confermati, ma con una drastica riduzione di orario di lavoro, per tagliare nettamente le spese che – secondo quanto riportato in una nostra inchiesta pubblicata recentemente – finora ammontano a svariati milioni di euro al mese, cifre assolutamente ingiustificabili visti i risultati e i numeri registrati nelle ultime settimane.
Gli hub operativi in provincia di Catania
Per quanto riguarda i cinque Hub attualmente ancora operativi in provincia di Catania questi, al momento della chiusura, saranno sostituiti con i centri vaccinali dell’Azienda Sanitaria che soltanto con i presidi vaccinali del San Luigi e di San Giorgio sarebbero in grado di somministrare all’incirca 700 dosi giornaliere.
La denucnia degli infettivologi catanesi
La rivoluzione porrà fine anche a tutto l’indotto messo in campo per combattere la pandemia. Adesso la sfida si sposta sugli ospedali con la presa di posizione di alcuni esperti infettivologi – prof Cacopardo e Pomara e il dott. Iacobello – che da tempo denunciano l’inappropratezza dei ricoveri nei reparti Covid di malati di altre patologie sol perché risultano positivi al tampone nei pronto soccorso.
Tema che ha portato il prof. Pomara a sfidare apertamente l’Istituto superiore di Sanità per l’assenza d una circolare per la gestione adeguata di questi ammalati la cui salute è messa a rischio dalla mancanza di organizzazione e programmazione del sistema sanitario.
Giuseppe Bonaccorsi