I Patriot palermitani ed il Bersaglio catanese - QdS

I Patriot palermitani ed il Bersaglio catanese

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I Patriot palermitani ed il Bersaglio catanese

Givoanni Pizzo  |
martedì 21 Giugno 2022

Nel tempo dei nati stanchi e del reddito di cittadinanza, l’eretta figura donchisciottesca di Musumeci sembra anacronistica

C’è stata premeditazione o fu improvvisazione? Certo che la innocua, così pareva, serata del Taobook si è trasformata in una Caporetto mediatica. Ficarra&Picone, palermitani doc, potrebbero affondare anche un Draghi, figurati un candido CadorNello, comandante catanese sul palco di Taormina.

Certamente il suo intervento, retorico, non plausibile nel tentativo di dare un immagine di buon funzionamento dell’isola, è stato uno di quegli errori strategici. Il mondo è cambiato, siamo nell’interattività fulminea, un’altra epoca rispetto a quella dei comizi in piazza, davanti a pubblici ideologici allineati.

È un mondo diverso, i politici in giacca e cravatta d’ordinanza, per età e forma sono desueti. Siamo nell’era Zelensky, dove i comici politici in magliettina tengono la gente incollata sul web, dove le battute e i controcanti devono essere pronti e svelti come missili a corto raggio. La lentezza del ragionamento, le perifrasi d’antan che già Brancati metteva in berlina, sono come degli obici da prima guerra mondiale. Siamo in piena transizione digitale ed i politici analogici sembrano spaesati.

Sembra che il colpo, o altre riflessioni meloniane, sia stato accusato pesantemente. Una enigmatica dichiarazione di Musumeci del giorno dopo fa intravedere una successione a se stessi per la prima volta.

Dopo i tanti “chi meglio di me?” emerge la stanchezza di tenere una ribalta ormai ribalda. Nel tempo dei nati stanchi e del reddito di cittadinanza, l’eretta figura donchisciottesca di Musumeci sembra anacronistica. La matassa generata dal duo comico palermitano verrà probabilmente sbrogliata a breve.

Il rebus candidature ci dirà se la maledizione di Palazzo d’Orleans, nessuno resiste più di tanto in quel posto, avrà colpito ancora. L’isola è precipuamente feudale, accoglie con applausi i Viceré di turno per poi abbatterli dopo qualche anno.

Il problema vero ovviamente non è Musumeci, ma il declino di una generazione politica che ancora tenta di sopravvivere a se stessa, senza immaginare un futuro per i propri figli. L’isola ha bisogno di un shock anafilattico generazionale, fatto dalla Next Generation, così ci dice l’Europa ma noi facciamo finta di niente.

Poi ti arrivano Ficarra e Picone e ti silurano con due Patriot sulla direttrice Palermo-Catania. Ed il derby continua.

Così è se vi pare.

Giovanni Pizzo

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