I reperti di Himera in cerca di una casa, attesa per il Museo di Buonfornello - QdS

I reperti di Himera in cerca di una casa, attesa per il Museo di Buonfornello

Desiree Miranda

I reperti di Himera in cerca di una casa, attesa per il Museo di Buonfornello

mercoledì 19 Giugno 2019

A ospitarlo saranno i locali dell’ex stazione ferroviaria, ma ora si attendono certezze sui tempi. La struttura dovrebbe custodire gran parte dei tesori rinvenuti nell’area archeologica

TERMINI IMERESE (PA) – Sono oltre 20.000 i reperti archeologici portati alla luce nella necropoli di epoca ellenistica di Himera, lungo il tracciato del raddoppio ferroviario Fiumetorto-Cefalù Ogliastrillo (linea Palermo–Messina) entrato in esercizio a dicembre del 2017.

L’area è stata scoperta proprio durante i lavori per la realizzazione del raddoppio ferroviario (tratto Buonfornello-Cefalù Ogliastrillo) e finalmente, dopo dieci anni dalla loro scoperta, grazie alla collaborazione tra Rete ferroviaria italiana – che, complessivamente, ha destinato circa 17 milioni di euro al progetto – e l’assessorato ai Beni culturali e Pubblica istruzione della Regione Siciliana, gli oggetti scoperti hanno trovato e sono pronti a trovare un’adeguata collocazione.

Tra i ritrovamenti più significativi vanno menzionati biberon dell’epoca, vasetti di terracotta con un beccuccio usati come poppatoi, ma anche circa 9.300 tombe, un campione utile alla conoscenza sui costumi funerari del mondo greco di età arcaica e classica. Il nome e l’importanza dell’antica città è legato soprattutto alla Battaglia di Himera del 480 a.C., in cui i greci vinsero sui cartaginesi, dando così inizio a un lungo periodo di sviluppo artistico, culturale e politico. Tra le diverse tipologie di tombe si notano sepolcri alla cappuccina – in cui il cadavere veniva adagiato sulla terra o su un letto di tegole piane a listelli laterali e coperto da altre tegole disposte a due spioventi, a imitazione delle falde dei tetti delle case – ma anche tombe di bambino, destinate soprattutto ai neonati, deposti in grandi vasi. Il più delle volte si tratta delle anfore commerciali, contenitori realizzati per il trasporto di olio, vino o altro nelle stive delle navi e da altri contenitori come chytrai, pithoi o hydriai. La scoperta considerata più sorprendente è quella di nove fosse comuni, da riferire a sepolture collettive di soldati morti nelle due grandi battaglie di Himera, quella del 480 e quella del 409 a.C., cui seguì la distruzione della città.

Il cantiere di lavorazione dei reperti è stato concepito affinché si potesse compiere l’intero processo lavorativo in loco, realizzando un vero e proprio villaggio archeologico. L’attività di scavo della necropoli, avviata nel 2008, si è conclusa a fine anno 2010, a cui è seguita l’attività scientifica post scavo di catalogazione e restauro dei reperti.

Dopo il ritrovamento, la catalogazione e il restauro, i reperti sono stati prima custoditi da Rfi e, dopo anni, consegnati alla Soprintendenza Beni culturali e ambientali di Palermo. I tanti reperti riportati alla luce non sono stati collocati tutti in un unico Museo: la maggior parte di essi è stata spostata a Palermo presso l’Albergo delle Povere e altri sono stati collocati nei siti di Solunto e Himera stessa.

La novità recente, però, è rappresentata dal progetto scaturito dall’accordo tra Regione e Rfi per realizzare un grande Museo nell’ex stazione ferroviaria di Buonfornello. Un luogo che potrà custodire nel migliore dei modi le scoperte rinvenute nella zona, al fine di valorizzarle dal punto di vista turistico. Ci si augura che non debbano passare altri dieci anni prima di poter vedere la realizzazione di questa nuova iniziativa.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017