Iacobello, “Covid: la crescita dei contagi mette in tensione gli ospedali” - QdS

Iacobello, “Covid: la crescita dei contagi mette in tensione gli ospedali”

redazione

Iacobello, “Covid: la crescita dei contagi mette in tensione gli ospedali”

Giuseppe Bonaccorsi  |
sabato 18 Giugno 2022

Carmelo Iacobello, direttore del Dipartimento Malattie infettive del Cannizzaro di Catania: "Siamo davanti a una variantepiù infettiva. Temo che presto si dovranno riaumentare i posti letto"

CATANIA – Il Covid torna a correre ed è ancora una volta allerta ricoveri in Sicilia, con Catania che negli ultimi giorni ha fatto registrare migliaia di nuovi casi. Dobbiamo preoccuparci? Lo abbiamo chiesto al direttore del dipartimento Malattie infettive del Cannizzaro di Catania, Carmelo Iacobello.

Allora nonostante le nuove aperture di queste ultime settimane il virus è tornato a rialzare la testa. Dobbiamo prepararci a nuove restrizioni?
“Probabilmente questa recrudescenza di casi è causata dalla variante Omicron 5 che ha determinato una diffusione massiccia di casi anche sul nostro territorio. Chiaramente, però, siamo di fronte a nuovi malati che non presentano le tipiche patologie del passato e non hanno una grande componente di tipo polmonare o quelle patologie severe a cui ci aveva abituato la variante Delta. Quindi possiamo stare al momento relativamente tranquilli”.

Possiamo dire che siamo davanti a una nuova epidemia simil influenzale?
“Diciamo che possiamo dire di trovarci di fronte a una ondata equiparabile a una forma virale para influenzale”.

Questo aumento di degenti ospedalieri è sempre causato dalle anomalie nei ricoveri definiti inappropriati?
“Esattamente. L’impatto negli ospedali è legato sempre al solito discorso. Se aumenta la circolazione del virus e noi negli ospedali continuiamo a tamponare tutti all’accesso nei Ps, pauci o asintomatici, aumenterà sempre il numero dei ricoverati nei reparti Covid. E questo è quello che sta accadendo adesso perché tanto è più alta la circolazione del virus tanto maggiore sarà il numero dei contagiati che poi per motivi sanitari vari si rivolgono ai pronto soccorso e, se risultano positivi, vengono indirizzati nei reparti Covid”.

Quindi siete nuovamente pieni?
“Siamo al limite. Io in Malattie infettive sono quasi pieno. Si sono riempiti anche i reparti di Pneumologia Covid e la Medicina”.

Una decina di giorni fa il commissario Covid di Catania, Pino Liberti, aveva dato disposizioni di diminuire in tutte le aziende ospedaliere i posti letto dei reparti Covid per riconvertirli a disposizione dei malati ordinari. Adesso cosa accadrà?
“Probabilmente bisognerà verificare cosa accadrà negli ospedali nei prossimi giorni e agire di conseguenza. è possibile che i letti Covid vengano nuovamente aumentati”.

Ma da un punto di vista patogeno possiamo stare tranquilli o no?
“Chi si è vaccinato con tre o quattro dosi non corre pericoli. Chi invece oggi è ancora senza vaccinazione, è anziano e ha comorbilità rischia ancora di svluppuppare forme polmonari, anche gravi. Un indicatore significativo della situazione attuale è l’aumento delle terapie precoci, con trattamenti con gli antivirali orali o gli anticorpi monoclonali”.

In autunno dobbiamo temere qualcosa? O è troppo presto per fare previsioni?
“Autunno? Io mi preoccupo già per quello che potrebbe accadere a luglio o agosto, ma per l’impatto sugli ospedali. Quanto all’autunno non mi sbilancio. Potremmo ritrovarci anche con varianti un po’ più aggressive. Non dovremmo ritrovarci in una situazione molto pericolosa, ma occorerà capire quale sarà la risposta immunitaria dei soggetti vaccinati che col tempo va diminuendo”.

Le grandi case farmaceutiche stanno sviluppando nuovi vaccini…
“Una cosa buona, ma sarà importante che i nuovi vaccini vengano tarati sulle nuove varianti, altrimenti…”.

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