Sicilia, il voto e il Caso Trapani, Messina: "La questione va chiarita"

Il centrodestra e il “caso Trapani”, Messina: “Turano un amico, ma ha fatto la sua scelta”

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Il centrodestra e il “caso Trapani”, Messina: “Turano un amico, ma ha fatto la sua scelta”

Melania Tanteri  |
giovedì 01 Giugno 2023

L'ex assessore al Turismo del governo Musumeci e deputato nazionale commenta i risultati delle amministrative e l'anomalia di Trapani.

Soddisfatto è dire poco. Siamo molto soddisfatti; abbiamo superato ogni nostra aspettativa”. È entusiasta Manlio Messina, deputato nazionale di Fratelli d’Italia, nel commentare il voto in Sicilia che ha consacrato FdI come primo partito e la collezione di centro-destra come forza trainante in tutta la Regione.

Messina e il “caso Trapani”

I Comuni siciliani al voto sono quasi tutti a trazione meloniana o della coalizione di governo, salvo qualche eccezione. Come Trapani, ad esempio, dove il candidato di centrosinistra Gacomo Tranchida è stato riconfermato primo cittadino, con il determinante appoggio dell’assessore Mimmo Turano della Lega e della sua lista Trapani Tua, contro lo sfidante di centrodestra Miceli. Un episosio che ha scatenato gli alleati, alcuni dei quali chiedono la testa dell’esponente del governo regionale. Un coro al quale Messina non si allinea, almeno per il momento.

L’ex assessore chiese chiarimenti su Turano

“Trapani resta un punto interrogativo – continua Messina. Se fossimo stati uniti avremmo sicuramente vinto al primo turno, e su questo si deve fare chiarezza”. Anche l’ex assessore al Turismo del governo Musumeci si allinea dunque alla polemica scattata all’indomani del voto. “Non si può stare in Giunta con Schifani e poi appoggiare un sindaco del Pd – tuona. Turano è un amico – insiste Messina – ma è chiaro che andrà fatta chiarezza: se il partito prenderà le distanze io mi allineerò”.

A Catania percentuali bulgare

E se su Siracusa al ballottaggio la partita è ancora aperta “e noi ci giochiamo la partita” – sottolinea Messina, è stata chiusa definitivamente su Catania con il candidato di Fratelli d’Italia, Enrico Trantino, eletto al primo turno con una maggioranza schiacciante del 66%. “I numeri a Catania sono enormi e noi siamo molto soddisfatti” – prosegue il parlamentare che invita l’opposizione a fare la propria parte sebbene con pochi consiglieri. I numeri del centrodestra sono infatti forse troppo grandi e a rischio vi è un corretto andamento del dialogo democratico. E’ il timore di Messina. “L’opposizione è importante quando svolge il suo ruolo e lo fa in modo costruttivo – dice. Avere un’opposizione debole non è un bene per nessuno. Speriamo dunque che i consiglieri della minoranza siano attivi e propongano una politica costruttiva, dentro e fuori dal palazzo”.

Messina: “La coalizione terrà”

E a proposito di avversari, Messina non ha dubbi sul fatto che la coalizione terrà a lungo a Catania. “Gli alleati sono compatti – continua: il centrodestra ha dimostrato carattere e ha attenuato alcune posizioni personali per il bene dei territori. Vi è grande unità di intenti”. Nessun timore che le antipatie o gli antagonismi ben noti all’interno della coalizione prevalgano: “è un braccio di ferro a tutto elettorale” dice ancora. Sono certo che si lavorerà bene”.

Messina e i prossimi appuntamenti elettorali

L’ex assessore regionale del governo Musumeci parla anche dei prossimi appuntamenti politici: le eventuali elezioni nelle province e, soprattutto, le elezioni Europee. Messina non teme perdita di consenso per quanto riguarda la condizione centro-destra né per i meloniani. “Credo che questa elezione sia stato il banco di prova – conclude: ormai siamo al Governo da mesi e, se ci fossero state fibrillazioni, sarebbero emerse. Certo, bisogna continuare a lavorare . Se faremo così, i cittadini ci premeranno ancora”.

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