Il Comune di Trapani “divorato” dalla spesa improduttiva - QdS

Il Comune di Trapani “divorato” dalla spesa improduttiva

Vincenza Grimaudo

Il Comune di Trapani “divorato” dalla spesa improduttiva

sabato 28 Settembre 2019

Emerge dal rendiconto del 2018 appena approvato dalla giunta del sindaco Tranchida. Nel 2018 dipendenti, gestione degli uffici e investimenti sono costati 61 dei 76 milioni spesi

TRAPANI – Il municipio di Trapani continua ad essere eroso dalle spese correnti.

Troppe, quasi il totale di quello che ogni anno è in grado di spendere il municipio. Parliamo di ben 61 milioni di euro dei 76 che lo scorso anno sono stati impegnati dall’amministrazione comunale nella sua attività di governo. Vero è che in questi 61 milioni ci sono anche gli investimenti in lavori pubblici e manutenzioni ma comunque la stragrande maggioranza di questi soldi sono stati spesi per pagare soprattutto gli stipendi dei dipendenti e dei dirigenti, e poi ancora per il funzionamento degli uffici: quindi bollette, manutenzione ordinaria, acquisto beni e servizi e poco altro ancora.

Segno che ancora il Comune di Trapani porta dietro di sè i problemi di una struttura ingolfata da impiegati, il più delle volte seduti dietro le scrivanie, che non è in grado di offrire nulla di più.

Qualcuno utilizzerebbe il termine “stipendificio” ed in questo caso ci può anche stare considerando le proporzioni di questi “investimenti” fissi che il Comune, e quindi i cittadini con le tasse, devono approntare ogni anno. Numeri che sono saltati fuori dal rendiconto del 2018 approvato dalla giunta guidata dal sindaco Giacomo Tranchida.

L’avanzo di gestione libero ammonta a circa 2 milioni e 100 mila euro mentre il conto economico chiude con un utile di esercizio per poco meno di 2 milioni di euro.

Nel 2018 il Comune non ha utilizzato anticipazioni di tesoreria e non ha nemmeno usato la cassa vincolata per le spese correnti: “Questo a dimostrazione della regolarità dei conti e della solidità finanziaria dell’ente” commenta la giunta. Sicuramente non aver fatto ricorso alle anticipazioni ha aiutato il Comune a contenere le sue spese: niente richieste di prestiti alla propria banca-tesoreria e di conseguenza niente applicazione di interessi. Al termine della gestione si è manifestato un consistente avanzo vincolato per specifiche finalità e a tal proposito l’amministrazione comunale ne sta già valutando l’applicazione del corso dell’esercizio 2019.

“Esprimo la mia soddisfazione – afferma l’assessore alle Finanze Fabio Bongiovanni – per l’approvazione del conto consuntivo 2018, anche se è stato approvato in ritardo. Comunque entro i termini assegnati dal Commissario ad acta. L’importanza di tale strumento consentirà di liberare risorse ed offrire i necessari servizi alla cittadinanza”.

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