Il consumatore del post Covid-19 è sempre più digitale e infedele - QdS

Il consumatore del post Covid-19 è sempre più digitale e infedele

Michele Giuliano

Il consumatore del post Covid-19 è sempre più digitale e infedele

sabato 09 Ottobre 2021

L’identikit: attento a resi e semplicità e più disposto a provare nuovi brand

ROMA – E gli ultimi anni sono stati un tornado di cambiamenti e trasformazioni nel settore consumi, in parte preponderante dovuti all’avanzare del digitale, ulteriormente accelerati dalla pandemia. I dati post pandemia mostrano il cambio: la trasformazione digitale a ogni livello e in ogni settore ha stravolto non solo il modo di operare, ma soprattutto il modo di pensare dei consumatori. Da un giorno all’altro ci si è trovati ad affidarsi al digital come unico strumento in grado di mantenere attiva la possibilità di lavorare, comunicare, acquistare.

Per analizzare il ruolo del digitale nella trasformazione del settore retail, Tiendeo.it ha organizzato la prima edizione del Tiendeo Summit, evento gratuito con la partecipazione di NielsenIQ, Google Cloud, Facebook, Retail Institute, Iab e Coal. L’evento online ha visto confrontarsi grandi professionisti del settore su nuove tendenze, tecnologie e strategie utili a connettersi con un consumatore sempre più mutevole e digital.

I dati apportati confermano come l’e-commerce ha raggiunto numeri incredibili: +43% di famiglie effettuato almeno un acquisto online nel 2021 rispetto al 2020. Una necessità, appunto, vissuta nei mesi del lockdown. Nel giro di pochi mesi molti hanno fatto propria la nuova modalità di acquisto, anche quando è stato possibile acquistare off line. Adesso, il consumatore è sempre più attento a prossimità e sostenibilità. La fedeltà non va ai brand, ma all’idea, ai valori che vengono sostenuti. Per riuscire a trattenere a sé il cliente, le parole chiave proposte dagli esperti sono: omnicanalità, fidelizzazione, machine learning, prossimità e sostenibilità. In questa rivoluzione, l’e-commerce è solo la punta dell’iceberg.

Le aziende devono riuscire a creare una rete che metta insieme online che offline, in modo da dare spazio anche ai consumatori attenti alla sostenibilità, e sempre più propensi a fare la spesa vicino a casa.

Parlando di fidelizzazione, da un lato il 74% dei consumatori a livello globale è interessato a provare un servizio se si riconosce nei valori proposti, dall’altro il consumatore è sempre meno fedele: in Italia negli ultimi mesi più di 1 persona su 3 ha comprato un prodotto da un brand diverso rispetto al solito. Il consumatore post pandemia è attento a tempi di consegna e resi immediati, semplicità di navigazione, possibilità di acquistare in qualsiasi momento e da ogni canale.

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