I rifiuti e la Tari più alta d'Italia: le "rogne" dell'assessore Tomarchio

Il nodo rifiuti e la Tari più alta d’Italia: le “patate bollenti” del neo assessore Tomarchio

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Il nodo rifiuti e la Tari più alta d’Italia: le “patate bollenti” del neo assessore Tomarchio

Melania Tanteri  |
giovedì 22 Giugno 2023

Intervista con il titolare dell'assessorato all'Ambiete della giunta Trantino.

Tra le prime cose fatte, un incontro informale, con il presidente Schifani e l’assessore Di Mauro per affrontare i temi spinosi dell’assessorato appena ottenuto. Salvo Tomarchio, neo delegato di Enrico Trantino in quota Forza Italia, dovrà gestire infatti il difficile settore della nettezza urbana – insieme all’ambiente e ai parchi – e tentare di risolvere i gravi problemi che gravano sulla città ormai da anni, tentando contestualmente di trovare il modo di mitigare la Tari tra le più alte del Paese.

Chi è Salvo Tomarchio, neo assessore ai rifiuti

Il giovane, ma non per questo non esperiente, assessore è, come i colleghi, già al lavoro. “Lunedì, ci siamo riuniti in Giunta – dice. Un confronto fitto ed entusiasmante con il sindaco – prosegue: abbiamo parlato di ciò che abbiamo trovato, ognuno nel suo settore, e di quali siano le priorità. Il sindaco ci dà molto spazio, ascolta e prova a capire la situazione. È esigente, ma ci sta dando la possibilità di esprimere la nostra linea”. Una linea che, per quanto riguarda il settore dei rifiuti, non potrà prescindere dal gioco di squadra, con la giunta comunale, ma anche da la Società di regolamentazione dei rifiuti Catania Città Metropolitana e con la Regione: la questione, infatti, riguarda tutto il sistema. Anche se da Catania si può partire per cambiare le cose, e Tomarchio ha già alcune idee. “Per quanto riguarda il settore rifiuti – continua – i temi caldi sono in particolare il lotto Centro – quello relativo al centro storico e appaltato alla ditta Gema – che va rivisto perché presenta tantissime criticità che sono sotto gli occhi di tutti, insieme alle discariche. E l’attuale contratto non correttamente dimensionato per l’utenza”.

Le isole ecologiche

L’idea dell’assessore azzurro è rivedere il capitolato nella parte relativa al centro città e valutare nuove modalità di intervento. “Il secondo punto sul quale stiamo correndo sono le isole ecologiche – continua Tomarchio.  Alle 2 operative in città ne aggiungeremo altre 6 che sono in fase di realizzazione. Vorremmo accelerare sul cronoprogramma e anticipare la consegna prevista per fine anno”.

A questi 6 centri di raccolta comunale dovrebbero aggiungersene altri sei per i quali il comune è in graduatoria. “Chiederemo al ministro Pichetto Fratin per capire quando potrebbero essere finanziate. Se arrivassimo a 12 isole ecologiche, per Catania sarebbe la svolta”.

Raccolta differenziata: occorre modifica del sistema

Un altro tema che sta a cuore all’assessore Tomarchio è la modalità di raccolta differenziata: il conferimento dei sacchetti fuori dalle abitazioni sembra non funzionare. Almeno non in tutta la città. E non renderebbe facili difficile le sanzioni: per questo il titolare dell’assessorato alla Nettezza urbana immagina di trasformare il sistema creando delle aree in cui predisporre cassonetti con codice a barre o interrati, in modo da permettere ai catanesi di potere conferire i rifiuti differenziati direttamente, potendo ottenere così anche uno sconto sulla Tari.

Rifiuti e Tari, Tomarchio: “attivare premialità”

Quest’ultimo, secondo Tomarchio, è uno degli aspetti più importanti: attivare i meccanismi di premialità che incentivino realmente i cittadini. “Catania ha la Tari tra le più alte d’Italia, eppure la città è sporca – continua l’esponente politico. Il ragionamento che stiamo facendo insieme al sindaco e sempre nell’ottica di lavoro di squadra, è partire da piccole aree con cassonetti intelligenti, con codice a barre o altri sistemi di identificazione dell’utente. Occorre dimostrare che, se si differenzia in un certo modo, il vantaggio c’è ed è evidente per tutti”. Accanto a questo, Tomarchio affronta la questione sanzioni “che vanno inasprite”, dice. “Prima di attivare questa fase – afferma ancora – coinvolgeremo le aziende, gli amministratori di condominio, le associazioni e cercheremo di dare ascolto a tutti per capire come migliorare un sistema che deve funzionare. E andremo avanti con le nostre idee”.

Impianti e termovalorizzatori

Infine, ma non per importanza, la questione impiantistica: a Catania è prevista la realizzazione di un impianto di trasformazione del residuo umido a Pantano D’arci. La progettazione è stata sbloccata ma, a quanto pare, manca ancora il capitolo con il finanziamento. “Degli impianti non possiamo più fare a meno – conclude l’assessore. Sono fondamentali e faremo in modo di sbloccarne l’iter”.

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