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Il Parco e il parcheggio di fronte all’ospedale: pioggia di milioni dal Pnrr

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Il Parco e il parcheggio di fronte all’ospedale: pioggia di milioni dal Pnrr

Salvo Catalano  |
lunedì 19 Giugno 2023

Parco Acquicella e il parcheggio di fronte all'ospedale Garibaldi della città di Catania, destini incrociati.

Tra la pioggia di milioni del Pnrr che la città di Catania si ritrova a dover spendere, una fetta importante riguarda un progetto che le associazioni ambientaliste aspettano da tempo: il parco urbano attorno al fiume Acquicella, il corso d’acqua che scorre per una decina di chilometri, quasi del tutto ingabbiato in pareti di cemento, toccando diversi quartieri a partire da Nesima e Monte Po, circondato da zone verdi spesso incolte, abbandonate e costellate di discariche, ma anche molto ricche dal punto di vista botanico, geologico, archeologico e storico-antropologico.

Cosa prevede il progetto

Il progetto per trasformare questa enorme area di 150 ettari vale 15,2 milioni di euro e ha ottenuto il finanziamento dell’Europa, attraverso la misura Pnrr dei Piani urbani integrati (Pui) . Al momento, però, è anche l’unico progetto rientrante nei Pui la cui gara d’appalto per l’assegnazione dei lavori è andata deserta. E la data ultima imposta dall’Ue per l’aggiudicazione – il 30 settembre 2023 – si avvicina. Tuttavia in attesa che la nuova amministrazione Trantino decida cosa fare con la nuova gara, nelle ultime settimane negli uffici del Comune si è tornato ad affrontare il tema: incontrando le associazioni che si battono per il Parco ei tecnici che hanno l’incarico di redigere la progettazione definitiva.

Ma a Palazzo degli Elefanti è stata ricevuta anche la società Cimas Immobiliare , che in una delle aree di possibile accesso al futuro parco – proprio di fronte all’ospedale Garibaldi Nesima, sulla via Palermo – detiene la proprietà di ben sei ettari, per lo più terreni incolti proprio a ridosso del fiume Acquicella. E ha ottenuto tutte le autorizzazioni per realizzare un grande parcheggio , all’interno di un più ampio progetto di riqualificazione urbanistica di cui finora si è saputo poco. Quello che è certo è che la Cimas sta trattando col Comune la vendita di una parte delle sue proprietà , cosa che non gli impedirebbe di realizzare il parcheggio. Anzi, l’inizio dei lavori sarebbe imminente.

Un’area strategica per la città di Catania

Su questa storia il comitato promotore del Parco, composto da numerose associazioni, da tempo prova a vederci più chiaro. Alla preoccupazione per i fondi Pnrr da spendere in tempo, si è aggiunta quella per il progetto della Cimas, su cui l’associazione Argo Catania – che fa parte del comitato – ha più volte richiesto l’accesso agli atti. Finora invano, nonostante il via libera da parte della Responsabile della Trasparenza del Comune, Rossana Manno.

Quello che è certo è che il Suap, lo sportello per le attività produttive del Comune, ha dato l’ok per il progetto di riqualificazione urbanistica presentato dalla società, il cui primo passo sarà la realizzazione di un parcheggio privato a uso pubblico, su un ‘area che dovrebbe coprire circa un decimo dei sei ettari di cui è proprietaria la Cimas, cioè grande quasi come un campo da calcio. Parliamo di una zona strategica perché da una parte è proprio di fronte all’ospedale Garibaldi Nesima, con un flusso di utenti continuo e un business da migliaia di euro al giorno; dall’altra sarebbe uno degli ingressi più comodi al parco. Il Comune ha subordinato il via libera al parcheggio a due prescrizioni: l’allargamento della via Palermo e la realizzazione di un sovrappasso che collega il parcheggio all’ospedale.

La Cimas Immobiliare è una Srl con sede a Misterbianco e il 100 per cento delle quote sono in mano all’amministratore unico Massimo Toscano , classe 1980. Il capitale sociale dichiarato è di 10mila euro. Ma ulteriori risorse potrebbero arrivare dal Comune che ha avviato una trattativa per l’acquisizione di alcune aree di proprietà della Cimas che rientrano nella perimetrazione del futuro parco e che dovrebbero trovarsi a ridosso del nascituro parcheggio. Secondo la normativa europea, il Comune può riservare al massimo il 10 per cento dell’intero importo del progetto ad espropri. In questo caso il tetto massimo sarebbe quindi di 1,5 milioni di euro. Ma i primi incontri tra le parti non sono ancora bastati per definire il valore e l’ampiezza delle aree oggetto della trattativa. Il privato, però, guarda oltre. Il progetto complessivo di riqualificazione urbanistica, infatti, prevedrebbe anche la ristrutturazione di alcuni ruderi presenti nell’area.

Il “nodo” gara da sciogliere

Se la Cimas ha le idee chiare, l’amministrazione Trantino deve sciogliere il nodo della gara per l’assegnazione dei lavori per il Parco. Inizialmente – come per gli altri progetti rientranti nei Pui – ci si era affidati a Invitalia , l’agenzia nazionale del ministero per l’Economia. Ma se i servizi tecnici sono stati aggiudicati per 1,7 milioni, la gara per i lavori è andata deserta. Adesso l’intenzione sarebbe quella di affidarsi a un’altra centrale di committenza: l’Urega o una struttura commissariale. Un nodo che non è stato ancora sciolto. E il comitato si dice preoccupato “perché si rischia di non avviare il progetto del Parco tanto atteso da decenni e di non utilizzare le ingenti risorse finanziarie disponibili”.

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