Il vuoto ottimismo fa male “Andrà tutto bene” così gli disse il boia - QdS

Il vuoto ottimismo fa male “Andrà tutto bene” così gli disse il boia

Carlo Alberto Tregua

Il vuoto ottimismo fa male “Andrà tutto bene” così gli disse il boia

mercoledì 15 Luglio 2020

Alcuni scienziati dicono che la temperatura calda dell’estate è ininfluente sulla probabilità di contagio del virus Corona, che non si preoccupa per nulla del caldo e fa il suo mestiere.
Rimbalzano altri scienziati i quali, invece, sostengono che l’arrivo dell’autunno e delle temperature fredde aumenta il rischio di contagio.
A chi credere? Quale delle due campane è attendibile?
Il cittadino comune si rende conto che codesti scienziati non sanno nulla e proprio per questo propagano informazioni evanescenti che creano una paura straordinaria nella popolazione, con riflessi disastrosi sul suo stato economico e sociale.
Per conseguenza, la popolazione è in balia di chi propaga notizie non fondate su fatti e questioni scientifiche. però il governo continua a erogare ricche retribuzioni per consulenze che, a detta di alcuni, nel complesso fra quelle nazionali e locali, sono già arrivate intorno ai duecento milioni, cifra pagata a chi non sa niente, ma inocula paura.

“Andrà tutto bene”, una frase ottimistica, ma vuota e priva di significato. Anche il boia disse all’impiccando: “Andrà tutto bene” e subito dopo aprì la botola.
“Andrà tutto bene”, ma per chi? Certamente per coloro che dall’epidemia, o se volete chiamarla peste, traggono vantaggi di ogni genere: dalle forniture di apparecchi elettromedicali a quelle di medicine e annessi di ogni genere, ai trasporti, alle consulenze, agli straordinari, alle forniture di cibo e bevande e ad altri di macchinari di ogni genere. Insomma, tutto questo ambaradan nasconde un fatto del tutto evidente: alla mammella del virus Corona si sono attaccati in tanti e succhiano il latte, cioé le risorse pubbliche, in modo indecoroso.
Ora, qualcuno potrebbe obiettare che queste osservazioni non sono basate su fatti già avvenuti. Certo. Ma le procure di tutt’Italia si sono messe in moto, utilizzando l’ottimo lavoro della Polizia economico-finanziaria della guardia di finanza, per scoprire gli altarini nascosti dal virus Corona. Tali altarini saranno scoperti via via che le indagini verranno approfondite.
La bell’idea del Governo di eliminare le gare pubbliche degli appalti fino a cinque milioni, non ha ancora trovato concretezza in un provvedimento legislativo. Ma se così fosse, il Governo aprirebbe la porta a corrotti e a corruttori.
È vero che il dirigente deve chiedere cinque preventivi e poi scegliere quello più conveniente per la Pubblica amministrazione in termini di qualità e di prezzo, ma è anche vero che se un dirigente mettesse in campo cinque acquisti, invitando cinque imprese e concordando di affidarne uno a testa, ecco che il sistema avrebbe portato alla quadratura del cerchio. Ovviamente con interessi personali soddisfatti .
Poi c’è l’altra bell’idea di rinnovare lo stato di emergenza dal 31 luglio al 31 dicembre, data che in questi giorni sembra sia stata retrocessa al 31 di ottobre. Non sembra che questo prolungamento, unico in Europa, sia necessario se non come latte per alimentare la mammella cui prima si accennava, perché quando c’è l’emergenza, si può fare tutto e il suo contrario.

L’attuale stato di fatto, parzialmente giustificato, ha devastato il ceto medio, sia perché l’ha impaurito al di là di ogni ragionevolezza, ed anche perché le conseguenze economiche sono andate al di sopra di ogni possibile previsione.
Incutere paura alla popolazione è un comportamento da incoscienti, perché essa genera conseguenze irrazionali di ogni tipo. Pertanto, chi governa deve sempre avere il buonsenso di equilibrare la giusta cautela con i pericoli che un suo eccesso possa generare.
Questo giornale non riporta le idee di questo o di quello perché fa una sua valutazione autonoma ed indipendente. lascia agli ignoranti le desuete denominazioni di destra, sinistra o centro, che ormai non esistono più, in quanto le persone che rivestono cariche istituzionali si dividono in due nette categorie: quelle oneste e competenti e le altre, malfattori e incompetenti.
Al cittadino tocca capire a quale delle due categorie appartengono presidente del Consiglio, membri del Governo, leader dell’opposizione. è ora di finirla con le frasi fatte e inutili, come “Andrà tutto bene”.

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