Noi studenti dell'Istituto Pestalozzi abbiamo voluto avanzare delle proposte. Piccole idee concrete, che speriamo possano fare la differenza per la città di Catania
La povertà assoluta, e quindi quella alimentare, sono un tema che tocca nel vivo le nostre città. Anche le scuole sono chiamate a fare la loro parte. Lo afferma la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: ogni individuo ha il diritto di condurre una vita dignitosa “sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia con particolare riguardo all’alimentazione”.
Esiste un Istituto Alberghiero nel cuore di Librino, conosciuto sempre più dai catanesi per le sue iniziative. Le classi della Pestalozzi si riempiono ogni giorno di studenti che desiderano imparare un mestiere e trovare le risorse per far fare un salto di qualità alla propria vita. Le famiglie di alcuni di loro, talvolta, non riescono a garantire ai figli tre pasti al giorno. Ma la scuola, scommettendo su di loro, li sostiene nella speranza di non divenire anch’essi dei cervelli in fuga. Ci riferiamo al fenomeno di migrazione interna o verso l’estero di tanti ragazzi siciliani, che non trovano un futuro nella propria città. Le cause sono note: mancanza di lavoro, condizioni ai limiti dello sfruttamento, retribuzioni tardive. Situazioni che spingono i più coraggiosi a volar via, in cerca di lavoro, in Italia o in Europa. Di contro vi è chi non termina la scuola. Come riportano i dati ISTAT, la dispersione scolastica in Sicilia ha un’incidenza del 19,4%. E se si è stati “drop out”, perfino la possibilità di divenire un cervello in fuga si riduce.
Noi studenti dell’Istituto Pestalozzi abbiamo voluto avanzare delle proposte, nate dal confronto tra ragazzi, docenti e Dirigente. Piccole idee concrete, che speriamo possano fare la differenza per la città di Catania.
Povertà alimentare significa malnutrizione, sia nel senso di privazione che in quello di squilibrio o inadeguatezza. Molti non possono permettersi un’alimentazione varia e nutriente, e sono soggetti all’obesità e malattie connesse. Ma non deve necessariamente essere così. Grazie ai docenti abbiamo da tempo messo in atto una campagna contro lo spreco del cibo, che educa a mangiare in maniera salutare spendendo poco.
Nella nostra scuola, durante le esercitazioni, vengono ridotte le porzioni a quanto necessario alle finalità didattiche. Utilizziamo la tecnica dello “svuota frigo”; i professori si coordinano per valorizzare nei menu i prodotti avanzati nelle esercitazioni precedenti, ma sani e idonei alla consumazione; apprezziamo cibi come i legumi, un cibo molto nutriente, protagonista della dieta mediterranea, che si presta a ricette creative rimanendo economico. E si potrebbero elencare molti altri esempi. Ci piacerebbe estendere questa campagna alla città, educare i cittadini di tutte le età a diffondere la cultura dell’anti spreco e del mangiar sano in altre scuole, nei luoghi di aggregazione del quartiere, fino a visitare chi vorrà ospitarci.
La Pestalozzi è un Omnicomprensivo, accoglie anche i bambini dell’infanzia e della primaria. Talvolta, alla loro mensa, del cibo avanza. È cibo di qualità, termo confezionato, in ottime condizioni, che per legge al momento deve essere conferito nell’indifferenziata! Uno spreco. Sarebbe bello offrire pane, frutta e alimenti non consumati alle associazioni che saprebbero individuare chi ne ha di bisogno. Eviteremmo lo spreco e faremmo riflettere i piccoli sulla preziosità di quel cibo “desiderato”, di cui la pattumiera non è degna.
Dopo aver partecipato a uno dei gesti del Banco alimentare, la Colletta, abbiamo pensato più in grande: ci piacerebbe realizzare delle cene fundraising nel nostro ristorante didattico, per sostenere le attività di associazioni del territorio. Abbiamo già fatto le prove generali con i mercatini interni di Pasqua e di Natale.
In alcuni casi si tratta ancora di proposte, abbiamo mosso solo i primi passi, ma i grandi cammini iniziano sempre un passo alla volta. E se è vero che, come diceva Padre Pino Puglisi, “se ognuno fa qualcosa, si può fare molto”, speriamo che le nostre proposte siano l’inizio di un cammino verso una scuola sempre più solidale.
Michael Militello, Aurora La Placa, Roberta Litrico
IV Accoglienza Turistica, IOS Pestalozzi, Catania