Imprese, in Italia le donne dirigenti sono un milione, +3,9% in dieci anni - QdS

Imprese, in Italia le donne dirigenti sono un milione, +3,9% in dieci anni

redazione

Imprese, in Italia le donne dirigenti sono un milione, +3,9% in dieci anni

venerdì 06 Marzo 2020

Camera di commercio di Milano, Monza e Lodi: Roma e Milano guidano la classifica. Di queste, il 57% ha meno di trent’anni mentre il 12,3% è nato all’estero

ROMA – Le cariche direttive ricoperte da donne in Italia sono oltre un milione, di cui 798 mila titolari, e rappresentano il 25% delle cariche attive. Negli ultimi dieci anni le presenze femminili sono cresciute del 3,9% e sono attive soprattutto nel commercio al dettaglio (232 mila cariche), nelle coltivazioni agricole (199 mila), nei servizi alla persona (100 mila) e nella ristorazione (86 mila). Roma con 84.501 cariche e Milano con 63.894 guidano la classifica seguite da Napoli (48.392), Torino (37.699), Bari (26.776), Salerno (23.021), Brescia (19.536), Firenze (19.147) e Caserta (18.918). Tra le prime, è a Caserta e a Salerno che la presenza delle donne pesa di più sulle cariche direttive, oltre il 26%. In Italia in media le giovani sotto i 30 anni rappresentano il 57% del totale mentre le nate all’estero il 12,3% con prevalenza di cinesi e rumene. È quanto emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza e Lodi su dati del registro delle imprese relativi alle cariche attive.

In Lombardia, negli ultimi dieci anni le donne con cariche direttive nelle aziende sono cresciute del 13,7%: passando da 142mila alle oltre 161mila di oggi. Se le titolari di ditte individuali sono ancora la prevalenza (93.606), salgono dalle 42.252 del 2009 alle 52.505 del 2019 le amministratrici di società attive in Lombardia (+24%). Milano concentra 64mila cariche femminili (+26,2% in dieci anni) ed è seconda in Italia dopo Roma (84.501), precede Napoli, Torino, Bari e Salerno.

Rispetto alle altre province, a Milano prevalgono nettamente le cariche direttive femminili in società (37mila circa tra cui 25mila amministratori e 12mila procuratori) rispetto alle titolari (27mila). Tra le prime a livello nazionale anche Brescia con 19.536, mentre sul territorio lombardo, seguono Bergamo con 18mila, Monza (31,5% in dieci anni) e Varese con 11mila.

Sempre secondo quanto riferito dalla Camera di commercio di Milano, Monza e Lodi, in generale quasi una carica direttiva su quattro in Lombardia è di una donna, con punte del 28% a Sondrio e del 25% a Pavia e Varese. I settori con maggiore presenza femminile a livello direttivo in Lombardia sono il commercio al dettaglio, i servizi alla persona e di ristorazione dove prevalgono le titolari mentre nel commercio all’ingrosso e nella attività immobiliare gli amministratori e procuratori donna sono la maggioranza. In media una carica femminile su venti in Lombardia è occupata da una donna sotto i 30 anni mentre le nate all`estero rappresentano il 16% con prevalenza di cinesi e rumene.

“L’aumento delle donne alla guida delle imprese è certamente un dato positivo, ma non sufficiente” ha affermato la presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano, Monza e Lodi, Marzia Maiorano , sottolineando che “una Milano sempre più globale deve raggiungere un livello maggiore di valorizzazione delle professionalità femminili all’interno dei team aziendali, mettendone in luce le qualità innovative e relazionali”.

“Abbiamo l’opportunità come comparto femminile di aiutare la crescita e la competitività delle nostre imprese – ha concluso Maiorano – facendo sistema e puntando in particolare su settori chiave dello sviluppo come scienza, tecnologia e ricerca”.

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