Santa Rosalia, in mostra la devozione per la "Santuzza" - QdS

Santa Rosalia, in mostra la devozione per la “Santuzza”

redazione

Santa Rosalia, in mostra la devozione per la “Santuzza”

venerdì 04 Settembre 2020

Nell’Oratorio Quaroni di Palermo l’esposizione dei modelli dei Carri Trionfali realizzati dall’Ottocento ai giorni nostri, portati in processione per il tradizionale Festino, omaggio che si svolge ogni anno

PALERMO – Dal 4 settembre, giornata dedicata storicamente alle celebrazioni religiose in onore di Santa Rosalia, patrona della città, prenderà il via la manifestazione “Notti e gghiornu purtamu a tia… W Santa Rosalia!”, un calendario di appuntamenti culturali che si svolgeranno all’interno dell’Oratorio Quaroni (via Maqueda, 276), fino al 27 settembre, dove è stata allestita un’esposizione di alcuni modelli dei Carri Trionfali, realizzati dall’Ottocento ai giorni nostri, portati in processione per il tradizionale Festino, omaggio che si svolge ogni anno in onore della Santuzza.

“Notti e gghiornu purtamu a tia… W Santa Rosalia!”, ideata e realizzata dall’Associazione culturale Altroquanto di Vincenzo Montanelli, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Palermo e con padre Giuseppe Bucaro, direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi di Palermo, gode del patrocinio dell’assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e dell’assessorato alle Culture del Comune di Palermo.

Nell’anno della pandemia, circostanza che ha impedito il normale svolgimento dell’edizione 396 del Festino, oltre all’appuntamento dell’acchianata al Monte Pellegrino, l’omaggio a Santa Rosalia non può che realizzarsi attraverso la cultura e l’arte, strumenti indispensabili per la rievocazione storica e per la crescita umana di ciascun individuo.

In quest’ottica rientra l’allestimento all’interno dell’Oratorio Quaroni, curato da Fabrizio Lupo e Alessia D’Amico, dove si potranno ammirare da vicino i modelli del Carro storico di Bonomo (1896), Carro di Renzo Milan (2012) e la Statua di Salvatore Rizzuti (2012), provenienti tutti dal Museo Pitrè. E poi ancora la Statua di Giacomo Rizzo (2013) custodita nel Palazzo Bonocore della Curia; la Statua del Carro Kounellis (2007/2008), la Statua di Bruno Caruso (1995), la Statua Franco Reina (2017), la Statua Lia La Grutta e Virna Garofalo (2017), concesse dal Comune di Palermo e custodite nella Bottega 7 ai Cantieri Culturali della Zisa, così come per il modello Statua argentea (2019) di proprietà della Curia. Provengono, invece, dalle donazioni di privati e sono custoditi a Villa Niscemi i modelli del Carro Barocco (1999), Carro Prigioniero (2019) e l’Angioletto Carro Marchione, opere di Fabrizio Lupo; il modello del Carro di Marchione (2005) e la Varetta di Santa Rosalia, donazione della Famiglia Parrinello; il modello Carro del 2017, opera di Franco Reina, Lia la Grutta e Andrea Buglisi. E, ancora, il modello del Carro Kounellis (2007/2008), Carro Sentimento Popolare (2008), Carro delle Rose (2008), Carro Zingales (2009), Statua Lupo-Montaina Carro (2005/2011) donati di Alfio Scuderi; il modello, infine, del Carro di Rodo Santoro (anni ‘80/2002) del Cavaliere Carmelo Sammarco. Alcuni di questi modelli di Carri sono stati restaurati e appaiono in tutto il loro splendore.

“L’iniziativa – ha spiegato Vincenzo Montanelli, ideatore e organizzatore della manifestazione – è un altro tassello di un progetto più ampio, che punta alla riqualificazione dell’Oratorio Quaroni, perché per noi il Festino dura 365 giorni in un’attività comune che coinvolge i cittadini e tutte le realtà istituzionali e regionali, nella concretizzazione di un progetto che si possa tramandare nel tempo. L’obiettivo è quello di realizzare un’offerta culturale dal respiro internazionale che possa raggiungere anche i tanti devoti della Santuzza sparsi per il mondo”.

Un calendario di attività culturali, dal 4 al 27 settembre, si affiancherà a questa importante esposizione, che farà da cornice ad appuntamenti musicali, cinematografici e d’intrattenimento.

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