Sicilia: 21.478 gli imprenditori stranieri, quasi il 5% del totale - QdS

Sicilia: 21.478 gli imprenditori stranieri, quasi il 5% del totale

Roberto Pelos

Sicilia: 21.478 gli imprenditori stranieri, quasi il 5% del totale

giovedì 13 Giugno 2019

Il rapporto del Censis: aumentano le imprese rette da stranieri (in Italia sono il 14,6%), l’81% non comunitari. Prevalenza di imprenditori marocchini (20,4%), seguiti da bengalesi (12,0) e tedeschi (11,4%)

PALERMO – Sono 447.422 i titolari d’impresa nati all’estero nel nostro Paese e costituiscono il 14,6% degli imprenditori presenti in Italia. Lo dice il recente rapporto Censis dal titolo: “Le imprese straniere non conoscono crisi”, secondo il quale l’81% degli imprenditori viene da un Paese extracomunitario e per il 23% sono donne; sono anche più giovani: il 71,6% ha meno di 50 anni mentre, tra gli italiani, i titolari d’impresa sotto i 50 sono il 44,3% del totale.

A livello regionale, nel 2018 in Sicilia, i titolari d’imprese attive erano 21.478 (4,8%), in minoranza soprattutto rispetto alla Lombardia in cui si registravano 81.355 imprenditori (18,2%) e in confronto alla Lazio dove se ne trovavano 53.829 (12,0%). Erano presenti meno titolari d’imprese attive, rispetto alla nostra regione, in dodici realtà tra le quali il fanalino di coda era la valle d’Aosta con 534 imprenditori (0,1%).

Riguardo alle macroaree, a far registrare il maggior numero di imprenditori stranieri con aziende attive era il Nord-Ovest (133.201 e 29,8%), seguito dal Centro (116.039 e 25,9%), dal Sud e Isole (109.945 e 24,6%) e dal Nord-Est (88.237 e 19,7%). Per quel che attiene alle nazionalità degli imprenditori, a primeggiare l’anno scorso era soprattutto il Marocco e particolarmente in Calabria, presente per il 43,9%; attivi nella stessa regione, ma con percentuali molto più basse, titolari d’impresa provenienti dalla Germania (6,8%) e dall’India/Pakistan (5,4%).

Anche in Sicilia la più alta quota era quella degli imprenditori marocchini (20,4%), seguiti da titolari d’impresa bengalesi (12,0%) e tedeschi (11,4%). Nessuna realtà siciliana è presente tra le prime province/città metropolitane per numerosità e per incidenza di titolari d’imprese attive nati all’estero. La prima graduatoria vede in testa Roma con 45.511 imprenditori (10,2% sul totale dei titolari stranieri), mentre la seconda classifica è capeggiata da Prato con una quota del 46,9% sul totale dei titolari d’impresa, stessa provincia a primeggiare per incidenza d’imprenditori cinesi particolarmente attivi nel settore del confezionamento, sul totale dei titolari d’impresa provenienti dall’estero (45,7%).

Parlando ancora dei comparti lavorativi, 146.905 imprenditori stranieri sono titolari di un esercizio per la vendita al dettaglio, 25.901 sono attivi nella ristorazione. In ambito industriale, primeggiano i 114.322 stranieri titolari di un’impresa di costruzioni. Gli imprenditori marocchini, cui abbiamo fatto cenno poc’anzi, sono 64.690, attivi in maggioranza nel commercio così come i cinesi, in buon numero anche nel settore tessile e nella ristorazione (50.899 nel totale). Rumeni (47.964) e albanesi (31.425) si sono specializzati nei lavori edili. Secondo un’indagine del Censis, il 60% delle imprese condotte da cittadini di origine immigrata è in attività da più di tre anni.

Il fatturato negli ultimi tre anni è stabile per il 53% e in crescita per il 20%. Il 76% si dichiara del tutto (21%) o in parte (55%) soddisfatto dell’andamento della propria attività. Il 12% degli imprenditori stranieri ha una scarsa conoscenza della lingua italiana, il 24% appena sufficiente. Nel tempo libero il 45% frequenta esclusivamente altri cittadini stranieri. Per quel che attiene alla sicurezza sul lavoro, il 46% degli imprenditori stranieri le ritiene un mero obbligo di legge, per il 20% è una responsabilità condivisa con i lavoratori, per il 15% è un dovere morale, per il 12% è solo un costo, solo per il 5% un investimento.

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