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In Sicilia negli ultimi 25 anni 88 miliardi non corrisposti al Fisco

In Sicilia negli ultimi 25 anni 88 miliardi non corrisposti al Fisco
Modello F24

La Sicilia al quinto posto nazionale nella classifica stilata grazie alla Cgia di Mestre su dati dell’Agenzia delle Entrate

PALERMO – Se ogni siciliano dovesse dare quanto dovuto allo Stato, in termini di tasse contributi, e mai effettivamente pagato a partire dal 2000, avremmo un debito di 18 mila euro pro-capite. Un totale di quasi 88 miliardi di euro, elusi in 25 anni, circa il 6% del totale nazionale. Con questi numeri, elaborati dall’ufficio studi della Cgia, l’associazione degli artigiani e delle piccole imprese di Mestre, su dati dell’Agenzia delle Entrate, la Sicilia si trova in quinta posizione tra le regioni italiane per maggior quantità di debito al Fisco.

Debito pro-capite, la Sicilia al di sotto della media nazionale

Nonostante questo, l’Isola si trova al di sotto della media nazionale in termini di debito pro-capite, che nella penisola sale a 21.611 euro, e anche al di sotto di quella del Mezzogiorno, che si ferma a 20.444 euro. I numeri più alti salgono a 28.593 euro nel Centro, e scendono a 15.504 euro nel Nord Est. Per regione, in prima posizione si trova la Lombardia, con quasi 259 miliardi di euro di debiti da riscuotere; in ultima posizione, la Valle d’Aosta con 1,5 miliardi. In tutta la penisola, tra il 2000 e il 2024, le tasse, contributi, imposte, bollette e multe non riscosse dal Fisco italiano o da altri enti sono pari a 1.274,5 miliardi di euro. Al netto delle persone nel frattempo decedute, delle imprese cessate, dei nullatenenti e dei contribuenti già sottoposti ad azione cautelare o esecutiva, l’importo potenzialmente aggredibile si riduce a poco più di 100 miliardi di euro, appena il 7,9% del totale.

I contribuenti italiani con debiti fiscali non ancora riscossi ammontano a circa 22,8 milioni, di cui 3,6 milioni sono rappresentati da persone giuridiche, cioè società di capitali, enti commerciali, cooperative, e simili, e i restanti 19,2 milioni da persone fisiche. Tra queste ultime, 16,3 milioni sono lavoratori dipendenti, pensionati e percettori di altre forme di reddito, mentre i rimanenti 2,9 milioni svolgono un’attività economica come artigiani, commercianti o liberi professionisti.

Per macroterritori, sebbene al Nord sia concentrata la stragrande maggioranza della ricchezza prodotta nel Paese e la parte più dinamica delle attività economiche e produttive, dei 1.274 miliardi di euro di tasse non riscosse negli ultimi 25 anni, il 58%, pari a 739,3 miliardi di euro, sono riconducibili alle regioni del Centro-Sud. Il rimanente 42%, invece, è in capo alle regioni del Nord che contano 535,1 miliardi di euro non versati.

Poche le misure messe in campo in questi ultimi anni

Poche le misure messe in campo in questi ultimi anni per contrastare l’evasione fiscale, e non hanno ottenuto i risultati sperati. Si tratta del cashback e della lotteria degli scontrini. Se nel primo caso lo scopo era quello di favorire l’utilizzo dei mezzi di pagamento elettronici a scapito dell’uso del contante, nel secondo si puntava ad incentivare il consumatore a chiedere lo scontrino fiscale. Il cashback, introdotto dal Governo Conte II a luglio 2020, è diventato operativo dal primo gennaio 2021. A seguito della sua regressività e all’eccessivo costo per le casse dello Stato, il provvedimento è stato sospeso l’1 luglio 2021 dal Governo Draghi e con la manovra di Bilancio 2022 è stato definitivamente soppresso. La lotteria degli scontrini, invece, è ancora in vigore, anche se il numero dei richiedenti per partecipare alle estrazioni è crollato. Se nel 2021 la trasmissione al sistema ha interessato 137 milioni di scontrini, nel 2022 lo stock è diminuito a 41 milioni, nel 2023 è sceso a 33,5 milioni e nei primi undici mesi del 2024 la soglia è leggermente risalita a 38,8 milioni. Tra il 2021 e il 2024, comunque, la contrazione è stata del 72%.

Migliori i risultati raggiunti intensificando gli sforzi verso la semplificazione del sistema tributario e il miglioramento della relazione tra Fisco e contribuente.