Palermo riscopre le proprie origini storico-culturali e lo fa a Palazzo Reale, dove è stato inaugurato l’itinerario archeologico “Radici Ritrovate”, un percorso che consente di fruire delle meraviglie sotterranee della città e che sarà immediatamente aperto ai visitatori, fin da oggi pomeriggio.
La Fondazione Federico II pone un nuovo tassello in quel progetto di recupero di Palazzo Reale, diventato nel giro di tre anni un fiore all’occhiello della proposta turistica del capoluogo siciliano. I lavori per consentire di aprire al pubblico questa nuova area del complesso monumentale sono durati oltre un anno e sarà possibile ammirare in maniera permanente i reperti ritrovati proprio in questo sito negli scavi del 1984.
Tra i più importanti, la mappa della Sicilia e di Palermo dell’XI secolo, arrivata a Palermo da Oxford, oltre che una serie di ritrovamenti integri del periodo punico. Il presidente della Fondazione Federico II e presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, non nasconde la propria soddisfazione per “Radici Ritrovate”. “Si riaprono dopo più di dieci anni – ha detto – le mura puniche, delle quali è stato rinnovato il percorso. La novità è che sono state inserite quattro nuove teche con reperti punici straordinari che danno la certezza che quel che c’era sotto questo palazzo nasce ben 2500 anni fa. E’ una terra meravigliosa dove ogni giorno scopri qualcosa di eccezionale. Purtroppo siamo stati bloccati, avremmo già inaugurato tutto un anno fa ma adesso finalmente ci siamo, è un nuovo tassello per la Fondazione, abbiamo fatto un gran lavoro per i palermitani e i turisti”.
Gli fa eco la direttrice della Fondazione, Patrizia Monterosso. “Riaprire e rileggere la storia di Palermo – ha aggiunto – in un palazzo di un periodo ancora anteriore a quello arabo-normanno era un obiettivo per tutta l’umanità e non solo per la città, qui troviamo reperti che testimoniano una civiltà che ha lasciato un segno alla Sicilia e a Palermo. Sono presenti reperti punici risalenti al quinto secolo avanti cristo e sono anche integri e saranno esposti a Palazzo Reale in maniera permanente”.